Billions 2x08 "The Kingmaker": la recensione
La recensione dell'ottavo episodio della seconda stagione di Billions, intitolato The Kingmaker
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Una bella scena quindi, a compimento di un buon episodio. Il nucleo di Billions in fondo rimane sempre quello: una sfida in cui ognuno dei due tira fuori il peggio dell'altro, un'escalation di minacce e reazioni spropositate. Ecco quindi Axelrod che, come dirà, coltiva la paura e il dubbio di fronte alla fregatura ricevuta sull'affare del casinò, e risale alla famiglia Rhoades; ed ecco Chuck che abbraccia del tutto il sogno della corsa a Governatore appena accarezzato nella scorsa puntata. C'è tanta determinazione e sicurezza nelle parole, e anche nei gesti, di questi personaggi, eppure nulla riesce mai a convincerci che sotto al tappeto si nascondano paure e incertezze.
Poi lo stesso Axelrod parla espressamente di paura, ma è più di questo. È la necessità di dover spremere tutto il possibile di fronte all'affare Sandicot, non perché sia strettamente necessario da un punto di vista finanziario – certo, lo è – ma anche per non darla vinta ai nemici, per non cedere alla debolezza. Quindi non cedere terreno, mai, ad ogni costo, come Rhoades, che ricorrerà all'arma del ricatto contro Sweeney.Ma è un Chuck abbastanza diverso quello che confessa a Maggie il suo appuntamento con un'altra donna, un Chuck che non attacca e non morde, e che anzi si dimostra più disposto a parlare nella coppia, dato che Maggie manterrà il segreto sulle sue di avventure. Mentre Taylor dimostra una parte più umana nel suo carattere finora abbastanza "robotico", Mike cita Twin Peaks esclamando "Fire walk with me", segno che su Showtime fremono in attesa del ritorno della serie di David Lynch proprio sulla stessa emittente.