Billions 1x12 "The Conversation" (season finale): la recensione
Si chiuda la prima stagione di Billions, un finale in crescita per la serie di Showtime
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È un momento riuscito perché immediato in una serie che raramente lo è stata nel corso delle sue dodici puntate. Fin dall'inizio Billions ha tradito le forti aspettative con le quali era giunto sul piccolo schermo, allontanandoci e indisponendoci a più riprese. Scrittura e situazioni troppo artificiose, psicologie abbozzate e di grana grossa, troppa seriosità, ma soprattutto un centro mai veramente esplicitato. La contrapposizione ideale tra bene e male che non sono mai uguali a come ci aspetteremmo e che non sono mai rigidamente distinguibili va benissimo, perché apre le porte a conflitti interessanti. Il problema è che per più di metà della stagione, a causa di una scrittura poco limpida, impegnata più a cercare di stupirci con terminologie ricercate che con una storia che valesse la pena raccontare, il coinvolgimento è mancato.
Ne faranno le spese tutti i rapporti in gioco. Bobby e Lara dovranno considerare l'idea di allontanarsi, Chuck e Wendy dovranno riconsiderare il loro traballante rapporto, e così dovranno fare Bobby e Wendy, legati ormai non solo professionalmente. Al centro degli eventi, come causa primaria e conseguenza di questi, rimangono i rapporti umani. Finalmente. Dopo un'intera stagione, le caratteristiche dei personaggi non sono più incidentali e accessorie rispetto alla storia, non sono un semplice corollario, spesso molto estremo, che serve a dare qualche sfumatura a una vicenda piatta, ma danno un genuino e coerente apporto alla vicenda.