Billions 1x10 "Quality of Life": la recensione
Il decimo episodio di Billions presenta una struttura atipica rispetto al solito: Axe e Rhoades continuano a giocare sporco
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Si riparte dalla morte improvvisa di Donnie, la talpa che con le sue informazioni – false – aveva messo sull'attenti lo staff del procuratore, quest'ultimo solo formalmente ritiratosi dal caso. Dipartita improvvisa per tutti ma non per Axe, che sulle gravi condizioni del collaboratore aveva scommesso forte, giocando d'anticipo sui suoi avversari. Il confronto tra il miliardario e l'uomo malato si condensa in due momenti, posti all'inizio e in coda all'episodio. L'attimo della scoperta e quello della decisione crudele, spietata. Niente a che vedere come cattiveria con la scenetta organizzata poi da Axe con Bill Sterne, collaboratore di ritorno dalla decisione a non procedere presa dal giudice Wilcox, che poi verrà riutilizzato da Axe come spia all'interno della Ionosphere, collettivo di ex collaboratori da stroncare, o almeno tenere sotto controllo.
Rimangono alcuni momenti e intuizioni molto validi. Il parallelo tra lo sfruttamento della malattia di Donnie molto simile a ciò che Axe fece con la tragedia dell'11 settembre; il litigio finto con Bill Sterne, idea non originalissima ma eseguita in modo molto divertente ed eccessivo, in piena linea con la serie; la stessa struttura atipica della puntata, che come detto gravita intorno al momento del funerale. Per il resto rimane la solita sovraesposizione di caratteri e motivazioni, i soliti dialoghi artificiosi, che questa settimana presentano ben tre discorsi (due di Chuck, uno di Axe) alla folla in cui l'unico vero interlocutore sembra essere lo stesso oratore. E, forse, lo spettatore che fosse riuscito a sviluppare una forma di empatia con questi personaggi dopo dieci episodi.