Billions 1x05 "The Good Life": la recensione

La recensione del quinto episodio di Billions, intitolato The Good Life

Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.


Condividi
Spoiler Alert
Se l'idea centrale rimane piuttosto fumosa, quantomeno i contorni entro i quali si muove Billions iniziano ad essere più definiti. Potere del minutaggio, ma arrivati a metà stagione della serie di Showtime sentiamo di poter comprendere meglio i protagonisti, ciò che li muove, che li fa andare avanti. Ed è un'idea ben riassunta nel titolo The Good Life. Una "buona vita" che, per due personalità così eccentriche come Axelrod e Rhoades può voler dire qualcosa di completamente diverso rispetto alla media. Billions continua a navigare a vista e a convincere poco, ma il grande cast lo sostiene.

Tutto l'episodio ruota intorno alla decisione di Axe, anticipata nello scorso episodio e attuata, almeno vagamente, in questo, di ritirarsi dagli affari. Godersi la famiglia, preparare colazioni, fare un giro alle Galapagos con lo yacht appena acquistato: quella che in poche parole sarebbe una buona vita. Ma naturalmente stiamo parlando di caratteri eccezionali, come la scrittura ci ripete dal primo episodio, e quindi ecco il colpo di coda in stile House of Cards. Il piano di Axe era di diffondere la notizia del suo volersi ritirare a vita privata, per poter far rallentare la compagnia dopo aver avuto una soffiata sul collasso imminente di un settore. La fortezza Xanadu – continuano i paralleli con Quarto Potere – non può bastargli.

Rhoades in tutto questo colleziona una sconfitta dopo l'altra. Afferma di non voler scoprire le proprie carte prima di avere il quadro completo ma, tra la sorpresa per la notizia del ritiro di Axe e i sospetti su Wendy, non può far altro che intervenire in conclusione di episodio contro Sterne: magra consolazione. A uscire sofferente dalla puntata, anche se sul momento tutto viene dimenticato, è anche Lara, che viene tenuta all'oscuro delle intenzioni del marito.

Che tutte questi piccoli elementi di trama, comprensi quelli più secondari di cui non si fa cenno (i presunti interessi amorosi di Bryan) facciano parte in definitiva di un disegno stagionale più concreto è una speranza da non abbandonare. Per adesso si fa sinceramente fatica a star dietro a storyline gestite per compartimenti stagni, rivelazioni che dovrebbero essere sorprendenti e invece cadono nel vuoto, personaggi sostenuti esclusivamente dal carisma di un cast che in ogni istante dimostra di essere incredibilmente superiore alla scrittura che lo muove.

Continua a leggere su BadTaste