Big Mouth (stagione 7), la recensione
La stagione 7 di Big Mouth continua a fare il suo dovere, portando i suoi protagonisti nella prossima tappa verso l'età adulta: le superiori
Big Mouth la recensione in anteprima della stagione 7, disponibile su Netflix dal 20 ottobre.
La trama della stagione 7 di Big Mouth
Dopo il finale insapore dello scorso anno, il team di Kroll decide di spingere sull'accelleratore e raccontare gli ultimi giorni delle scuole medie, così da accompagnare i protagonisti al liceo, per quella che sarà l'ultima stagione di Big Mouth. Lo show riparte quindi con il consueto riassunto, ricordando anche quanto successo (solo in parte) nella seconda e ultima stagione di Human Resources. Alcuni dei cameo di questa stagione 7 verranno proprio dalla "sorella" già conclusa, ampliandosi con personaggi completamente nuovi che potrebbero far parte del futuro di Nick e Andrew.
E così Nick, Andrew, Jessi, Missy e tutti gli altri sono sopravvissuti alle scuole medie, ma dovranno superare indenni il liceo e tutto ciò che li aspetta. Dai bulli ai gruppi sociali, fino allo studio e alla separazione da amici e genitori. In tutto questo trambusto, continua ovviamente l'epopea sessuale di Andrew, che tocca nuovi livelli di disgusto, tanto da far raccapricciare anche il suo stesso Mostro degli Ormoni.
La stagione 7 di Big Mouth si conclude con un cliffhanger nell'episodio 9, con il decimo che è uno speciale dedicato alla pubertà nel mondo. Avrei preferito lo speciale fosse stato posizionato a metà stagione, così da non rompere la "tensione" del finale.
Tanti i cameo di questa stagione oltre a qualche ritorno dalle precedenti come Ali Wong e Randall Park. Tra le nuove voci Megan Thee Stallion, Lupita Nyong’o, Billy Porter e Lin Manuel Miranda che firma addirittura la canzone finale di questa stagione.
Verso il finale di serie
Una stagione che si regge sulle sue gambe, forse più della precedente, e che continua sulla strada tracciata da Kroll e soci negli scorsi anni. Come ogni volta che parliamo di Big Mouth, lo show non è adatto a tutti, e il tipo di comicità grezza e sporca potrebbe seriamente dare fastidio a certe persone. Kroll lo sa bene, e anche senza sottolinearlo in continuazione come in passato, piazza alcune battute al momento giusto per ringraziare il pubblico.
Con solo dieci episodi alla fine, il viaggio di Big Mouth potrebbe chiudersi nel migliore dei modi. Andando a esplorare quel primo anno di liceo o perché no, condensando il resto della pubertà in quegli episodi mancanti. E chissà, magari ci aspetta un finale all'altezza dell'insuperabile puntata conclusiva della quinta stagione, vette di meta-narrazione mai più toccate dallo show. Ne riparleremo su queste pagine tra almeno un anno, quando ci troveremo per un'ultima volta ad affrontare i problemi della pubertà con Big Mouth.