Big Little Lies 2x04 "Lei sa": la recensione

Big Little Lies arriva all'episodio centrale della seconda stagione e traccia un bilancio degli obiettivi e dei limiti delle sue protagoniste

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Spoiler Alert
L'ultima volta che abbiamo visto un party in maschera all'interno di Big Little Lies, la serata si è conclusa in tragedia. Da quell'idea si riparte per una nuova festa, che occupa la parte centrale del quarto episodio della seconda stagione. Puntata centrale quindi per una stagione che nell'avvicinarsi già alla chiusura deve ragionare sul percorso delle sue protagoniste, sui loro obiettivi. Lo fa a partire da un titolo, Lei sa, che nel suo essere così trasversale e indefinito prende sotto di sé molte delle storyline della stagione. Chi è che sa, e soprattutto cosa sa?

L'episodio allora traccia un singolare parallelo tra i personaggi di Mary Louise, madre di Perry, ed Elizabeth, madre di Bonnie. Si tratta di personaggi inediti che scavano nel passato dei figli, sollevando problematiche nascoste, segreti sepolti, fragilità. Mary Louise ha un modo tutto suo di andare alla carica senza tentennamenti, senza filtri o ipocrisie: è convinta che qualcosa non vada per il verso giusto con Celeste, ne critica apertamente il ruolo di madre fino a sfidarla sulla custodia dei figli. E d'altra parte anche Elizabeth, che è un personaggio molto meno appariscente, con la sua sola presenza altera quel processo di negazione che Bonnie stava portando avanti.

In piena esecuzione da melodramma che baratta l'approfondimento con la leggerezza, ogni sottigliezza di scrittura vacilla di fronte a situazioni che urlano il loro significato. Schiaffi improvvisi, azioni eclatanti, malori e strane visioni premonitrici (Bonnie che annega, forse nelle proprie bugie). E se la storyline di Renata è per definizione sovraesposta ed eccessiva, i confronti tra Madeline e Ed mancano di elaborazione e profondità, come tutto in questa stagione del resto.

A soffrirne è soprattutto Jane, in cerca di uno scopo in una storyline romantica di dubbio interesse. Il suo impatto sulla trama è allora indiretto: unica nel gruppo di protagoniste, riesce a confessare il proprio trauma più profondo, spezzando quella catena di negazione che unisce tutte le altre. Un filo rosso che sarebbe pure interessante e che rimane il nodo centrale della stagione, ma che è raccontato stancamente.

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