Big Little Lies 1x03 "Living the Dream": la recensione

La recensione del terzo episodio di Big Little Lies, intitolato Living the Dream

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Spoiler Alert
C'è questa idea molto riuscita per cui Big Little Lies è solo incidentalmente un giallo con un assassino, un morto e un movente da scoprire. Quella, probabilmente, è la "grande" bugia che copre tutto il resto, ma il motore della storia sono le piccole falsità che riempiono la vita quotidiana delle donne forti protagoniste. La loro stessa tenacia e inarrestabilità si sgretola momento dopo momento, nella relazione con le altre o con il loro vissuto privato, lasciando intendere ancora una volta un sistema di ipocrisia, o forse un semplice meccanismo di difesa contro il dolore.

Madeline, Jane, Celeste, perfino Renata, soffrono lo standard elevato di una vita che non ammette debolezze né verità, in cui non ci si può affidare quasi a nessuno e le relazioni servono a tenere in piedi meccanismi di routine. Piccole ipocrisie, frecciatine, stupide e piccole ripicche che filtrano attraverso un disagio più grande. Un disagio che, lo sappiamo già, esploderà di qui a poco tempo in un omicidio tutto da scoprire. Living the Dream funziona ancora molto bene nella coralità marcata con cui fa fare un passo indietro a Madeline per portare avanti le altre tre donne. Conosciamo ancora meglio i personaggi, la profonda insicurezza che muove tutte loro.

Non è un caso che a tenere banco nella puntata sia soprattutto un litigio per futili motivi. Ripicche tra Madeline e Renata, che affondano nella difficoltà di rappresentazione di uno spettacolo – si tratta di Avenue Q – e trascinano con sé gli stessi bambini. In fondo poca roba, una festa a cui qualcuno non partecipa, una frecciatina con i regali a tema Frozen. Ma tutto è emblematico nel momento in cui i comportamenti degli adulti si riversano sui rapporti tra i bambini, sulla loro formazione come esseri sociali che si affacciano alla convivenza con i loro coetanei.

A un certo punto Ziggy esplode contro Jane, pretendendo di conoscere il nome di suo padre. Questo ci dà la possibilità di conoscere finalmente i retroscena sul trauma di Jane, vittima di violenza sessuale da parte di un non identificato uomo conosciuto tempo prima. Ma è anche l'episodio in cui Abigail decide di allontanarsi da Madeline proprio a causa dei condizionamenti che sente di ricevere da sua madre. Quanto ai gemelli di Celeste e alla figlia di Renata, possiamo immaginare che anche loro soffrano molto, pur mancando di un diretto punto di vista sugli eventi.

Quindi, debolezza. Che si può manifestare tramite un pianto incontrollato in macchina, o una seduta di coppia nella quale minimizzare atteggiamenti violenti.

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