Big Little Lies 1x02 "Serious Mothering": la recensione

Secondo episodio di Big Little Lies: la miniserie della HBO approfondisce le vite delle protagoniste

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Spoiler Alert
Non potrebbe essere più simbolica l'immagine con cui si apre il secondo episodio di Big Little Lies, la miniserie della HBO tratta dal romanzo di Liane Moriarty. Madeline guarda l'oceano con aria pensierosa e, su domanda della figlia, le risponde che è colpita da quella vasta distesa uniforme, solo apparentemente trasparente, che serve a coprire segreti, forse mostri. E si tratta di un'immagine particolarmente calzante, nel momento in cui vediamo che di mostruosità sotto la superficie tranquilla se ne agitano molte. Il secondo episodio della serie in realtà non porta avanti più di tanto la trama, ma ci dà una importante panoramica dei personaggi coinvolti, scavando molto di più nelle loro psicologie.

Madeline emerge come protagonista tra le tante. Il personaggio di Reese Whiterspoon, che dà l'impressione di essersi divertita un mondo a interpretare questa donna forte, abbastanza permalosa e scontrosa al punto giusto, ha grande importanza nell'episodio. Su tutto emerge la sua evidente gelosia per la felicità trovata dall'ex marito Nathan con la bella Bonnie. Non perché sia ancora innamorata di lui, e anzi è chiaro che Ed rappresenta per lei un punto fermo e una persona che desidera tenersi stretta, ma semplicemente perché a volte è semplicemente impossibile essere felici senza immaginare altri scenari, altre possibilità.

Grande parte dell'insoddisfazione che accomuna lei, Celeste e Jane deriva da fantasmi ora appartenenti a un lontano passato, ora terribilmente concreti. Fantasmi maschili, in questa serie di "uomini che odiano le donne". Qui Celeste si presenta come la donna serena in apparenza ("apparenza" è la parola chiave), mentre minimizza con Madeline i dettagli del proprio rapporto con il violento marito Perry. Madeline intuisce che qualcosa non va, ma anche qui per il momento tutto passa in secondo piano rispetto ad altri situazioni forse meno gravi ma più pressanti.

Si rifà sotto una certa ostilità da parte di Renata, che ostacolerebbe il tema della rappresentazione teatrale voluta da Madeline. La circostanza non fa che avvicinare Madeline e Jane, dopo che quest'ultima deve ancora affrontare le conseguenze delle presunte azioni del figlio all'asilo. Da questo singolo evento, come ci ricordano le voci dal futuro, si inizia a costruire un sistema di azioni e reazioni, lo stesso che, un esempio su tutti, porterà Ed a minacciare velatamente Nathan, lo stesso che porterà Jane ad affermare di non riuscire a perdonare qualcuno, non sappiamo chi per il momento.

Ne risulta un episodio che trova una sua dimensione chiusa e conciliante nel modo in cui Madeline si riavvicina a Ed, dopo aver mostrato un po' troppa gelosia per il rapporto tra Nathan e Bonnie (va detto che, nella faccenda della figlia, aveva anche ragione nell'arrabbiarsi con Bonnie). Un episodio in cui perfino lo strano rapporto tra passione e violenza che intercorre tra Celeste e Perry può essere riportato ad un'idea di equilibrio fragile. Ma, appunto, la parola chiave è "apparentemente".

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