Beyond 1x01 "Pilot": la recensione

La nostra recensione dell’episodio pilota della serie Beyond, in onda su Freeform

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Spoiler Alert
Freeform ha scelto di rilasciare i 10 episodi della prima stagione di Beyond tutti assieme, disponibili sulla applicazione Disney e su Hulu, omaggiando così il target piuttosto giovane della serie nata dalla penna di Adam Nussdorf e che racconta la storia di Holden Matthew (Burkely Duffield), un ragazzo di 13 anni che, in seguito ad uno strano incidente, rimane in coma per 12 anni, per svegliarsi poi miracolosamente non solo con muscoli pronti e scattanti e per nulla atrofizzati, ma anche con una mente vivace e degli incredibili super-poteri. Molti aspetti del protagonista, che si risveglia in un mondo che gli è del tutto estraneo con un fratello minore, ormai diciassettenne, che ha molte più esperienze di vita di lui e due genitori ormai separati ed una mamma vagamente ossessionata dalla religione, ricordano in qualche modo Kyle XY, altra nota serie di Freeform andata in onda per tre stagioni fino al 2009, ma - se possibile - il protagonista di Beyond risulta decisamente meno interessante e soprattutto molto più statico di Kyle. Nonostante l'iniziale e comprensibile confusione dovuta al lungo periodo passato in coma e al ritrovarsi catapultato in una vita di cui non riconosce praticamente nulla, alla sorprendente scoperta di possedere dei superpoteri Holden reagisce con una certa flemma, impiegando almeno quattro episodi a capacitarsi delle sue nuove acquisite abilità, il che, considerato che la stagione è composta da 10 puntate, è una lunga attesa per lo spettatore."Negli ultimi 12 anni il tuo corpo è rimasto inattivo, ma la tua coscienza non lo era. Hai vissuto una vita in quei 12 anni, Holden."

Dell'Holden pre-coma il pubblico sa poco o nulla, quando quindi lo incontra nuovamente, dodici anni dopo, continua a risultare un estraneo con le conseguenza che diventa difficile provare empatia per la sua situazione o essere partecipi di quanto strano debba essere per lui trovarsi di fronte a membri della sua famiglia così cambiati o al suo migliore amico nelle vesti di un giovane uomo sul punto di diventare padre per la prima volta. Tutto per Holden sembra lontano e distaccato e ancora più incomprensibile è il motivo per cui il ragazzo susciti tanto interesse e venga improvvisamente aggredito e spinto ad usare poteri che non sa nemmeno di avere minacciandolo altrimenti di uccidere il suo amico di infanzia Kevin (Jordan Calloway). Ancora più misteriosa è la figura di Willa (Dilan Gwyn), giovane e bellissima ragazza che, al loro primo e non casuale incontro, mette Holden in guardia, raccomandandogli di non fidarsi di nessuno: ma a chi si sta riferendo Willa e chi sono le persone che seguono e perseguitano il ragazzo cercando evidentemente di studiarne e sfruttarne i poteri? Dietro ai brevi e violenti incontri di Holden con una serie di misteriosi personaggi, sembra infatti nascondersi una cospirazione di immense proporzioni di cui, almeno nell'episodio pilota, non si riesce a venire a capo.

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Il problema, un po' come nel caso di Ransom, sebbene target ed argomenti siano profondamente diversi, è che anche con Beyond ci scontriamo con una mancanza di qualità sia autoriale che attoriale che lasciano perplessi. In un era in cui esistono show di argomento fantasy/fantascientifico della qualità di Game of Thrones e Westworld non c'è più spazio per serie come Beyond che, al di là del target giovanile a cui è rivolto, è di fatto uno show di qualità discutibile, persino paragonato a Shadowhunters, altro show targato Freeform, non certo di eccelsa realizzazione, ma che - quanto meno - si porta dietro un esercito di fan dell'omonima saga letteraria di Cassandra Clare. Per tutti i network, come abbiamo già accennato in precedenza, è ormai arrivato il tempo di alzare il tiro e proporre, anche al pubblico più giovane, ma non per questo meno smaliziato, prodotti di tutt'altra fatta dimenticando l'assioma secondo cui il pubblico meno maturo sia meno attento alla qualità dei prodotti che guarda.

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