Better Call Saul 6x07, Plan and Execution: la recensione

Lo vuoi un palloncino?

È notte fonda ad Albuquerque. Da un tombino, esce Lalo Salamanca, tornato in segreto dalla Germania. Cammina fino al suo veicolo, si cambia, guida fino a una stazione di servizio dove fa una doccia. Torna in macchina, si concede un breve sonnellino. Dopodiché, torna nelle fogne, cammina fino alla sua postazione. Dalla fessura di un canale di scolo sul bordo di un marciapiede, con un binocolo, continua a tenere d’occhio il suo obiettivo: la Lavandería Brillante e ciò che si nasconde sotto di essa.

Reshoot

Chi non può lavorare con la stessa calma e meticolosità di Lalo è Saul, che deve risolvere in pochissimo tempo il problema delle foto del falso Rand Casimiro, il mediatore del caso Sandpiper. L’avvocato recupera Joey, l’attore scelto per interpretare Casimiro, dal parcheggio del supermercato nel quale lavora, dove sta sistemando dei carrelli ripetendo tra se e se delle battute. Dopo aver riunito Joey e la sua squadra di tecnici, le nuove foto con Casimiro, questa volta con il braccio ingessato, vengono scattate e sviluppate in una camera oscura. Scelte con cura le migliori, Kim e Saul le bagnano con il medicinale fornito loro dal Dr. Caldera nella scorsa puntata prima di consegnarle in fretta al complice che finora non sapevamo avessero: il detective incaricato da Howard di spiare Saul sta infatti facendo il doppio gioco. Ricevuta la busta con le foto, l'uomo sfreccia via con la sua auto.

Missione compiuta

Alla HHM, prima di avere un colloquio con Irene, una delle anziane che rappresenta, Howard tesse le lodi del suo vecchio socio Chuck McGill a un giovane assistente che non conosce l’uomo ritratto nel quadro della sala riunioni e incontra Genidowski, l’investigatore privato, che gli mostra le foto contraffatte in cui Saul consegna delle mazzette al falso Rand Casimiro.

Poco a poco, tutte le persone convocate per il tavolo di mediazione arrivano nella sala riunioni, tra le quali Clifford Main e i legali che rappresentano la Sandpiper. Saul e Kim ascoltano tutto da un telefono prepagato. L’ultimo ad arrivare è proprio Rand Casimiro. Quando la discussione sta per iniziare, Howard lo accusa di corruzione. Quando Julie, la sua segretaria, gli porta la busta con le foto, esse non raffigurano più il mediatore e Saul, ma il suo vecchio socio e un uomo a cui riconsegna un fresbee. Howard perde la testa, le sue pupille sono dilatate per il contatto con le fotografie. La mediazione è saltata e Cliff riceve un ultimatum da parte dei legali della Sandpiper. In seguito, nel suo ufficio, Howard prova a contattare Genidowski, scoprendo che il suo numero non è più attivo e capendo la dinamica degli eventi. In evidente stato confusionario, cerca di spiegare la situazione a Cliff, che però a questo punto non è più in grado di credere al collega. Il piano di Saul e Kim ha avuto pieno successo, la carriera di Howard è andata a rotoli e i due possono festeggiare la vittoria.

Piano A

Nelle fogne, Lalo registra un video indirizzato al boss Don Eladio: gli rivela i piani di Gus Fring per costruire il laboratorio perfetto per la produzione di metanfetamine e la sua volontà di entrare nel laboratorio per dargliene prova quella sera stessa. Dopodiché, telefona a suo zio Hector alla casa di cura, ma dopo aver sentito degli strani click sulla linea, capisce che Fring intercetta le chiamate verso la struttura. Decide quindi di mentire allo zio, dicendo che quella sera ha intenzione di attaccare Fringn nonostante non abbia trovato prove contro di lui. Mike Ehrmantraut mette al corrente Gus della chiamata di Lalo e lo assicura che quella sera la trappola per il loro nemico sarà pronta.

Fine dei giochi

È sera. Kim e Saul stanno guardando un vecchio film alla TV quando Howard si presenta alla loro porta con una bottiglia di scotch per celebrare la loro vittoria. Li accusa di non avere un’anima, sostiene di aver sempre conosciuto l’indole di Jimmy McGill, ma che non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere da una persona come Kim. Mentre continua a inveire contro la coppia, Saul e Kim sussultano, perché alle spalle di Howard, dalla porta dell’appartamento rimasta aperta, appare Lalo. L’uomo sostiene di voler solo parlare con i suoi avvocati, ma quando Howard riattacca a parlar male dei due, estrae una pistola alla quale applica un silenziatore. Quandfo Howard capisce di essere in pericolo è ormai troppo tardi e Lalo gli spara in testa. Adesso, il criminale può parlare con i suoi avvocati.

Se si eslcudono gli ultimi, drammatici secondi di questo mid-season finale dell'ultima stagione di Better Call Saul, che presentano un cliffhanger che renderà durissima l'attesa fino al prossimo episodio, in arrivo l'11 òuglio, gli spettatori che si aspettavano una puntata all'insegna dei fuochi d'artificio rimarranno delusi. La scrittura di Vince Gilligan, Peter Gould e della loro squadra di sceneggiatori non si piega alla volontà del pubblico e alla spettacolarità di bassa lega e continua a prendersi tutto il tempo necessario per costruire il finale di serie perfetto. Il lavoro sui dettagli, il modo in cui tutti gli elementi presentati nei sei episodi precedenti vanno a svolgere il loro ruolo nella trama, una gestione ai limiti della perfezione della tensione drammatica rendono Pland and Execution il naturale e perfetto punto di arrivo delle trame raccontate finora. In attesa della cavalcata finale, le ultime sei puntate che ci porteranno alla conclusione di una serie nata come prequel di Breaking Bad che, anno dopo anno, ha dimostrato sempre di essere molto più di questo. Menzione speciale per un cast, come sempre, in stato di grazia, che saluta uno dei suoi pilastri, quel Patrick Fabian, interprete di Howard Hamlin, che fin dall'inizio di Better Call Saul aveva saputo trovare un posto speciale nel cuore degli appassionati. Non vediamo l'ora di scoprire quali saranno le conseguenze della sua tragica e violenta dipartita.

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