Better Call Saul 5x08 "Bagman": la recensione
Bagman rasenta per quanto possibile la perfezione stilistica e narrativa: un altro episodio da incorniciare per Better Call Saul
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Una delle immagini più iconiche dell'episodio Ozymandias è quella che vede Walter White trascinare un barile pieno di soldi nel deserto. Tutto il potere e la ricchezza si riducono ad una fatica sovrumana, alla necessità svilente di doversi aggrappare ai soldi in uno dei pochi luoghi in cui non valgono assolutamente nulla. Better Call Saul riprende quell'intuizione e ne fa il perno sul quale si sviluppa l'intero episodio Bagman. Si tratta di un'ottima puntata, ispirata, praticamente perfetta, diretta dallo stesso Vince Gilligan, creatore della serie.
Bagman rasenta per quanto possibile la perfezione, stilistica e narrativa. Vince Gilligan si appropria, fin dalla prima, bellissima inquadratura, degli spazi urbani prima e di quelli desertici dopo. Questi diventano teatro di un'odissea dai tratti grotteschi, come lo è sempre la vita filtrata dalla sua scrittura. Il denaro per il momento diventa solo uno strumento per raccontare l'isolamento, la sopravvivenza, le reazioni molto diverse di Saul e Mike. E per narrare con potenza invidiabile il singolo momento, che sia un buco nella borsa dei soldi o una sparatoria o una spina in un piede. Funziona tutto, dall'equilibrio tra silenzio e azione al rapporto tra Mike e Saul, così diversi eppure uniti nello sforzo.