Better Call Saul 5x07 "JMM": la recensione

In JMM, la scrittura di Better Call Saul mette a disposizione di Saul Goodman molti momenti in cui il personaggio può fare la scelta giusta

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Spoiler Alert
Better Call Saul 5x07 "JMM": la recensione

Nel corso di JMM, la scrittura di Better Call Saul mette a disposizione di Saul Goodman moltissimi momenti in cui il personaggio può fare la scelta giusta. Nessuna inversione di rotta, figuriamoci, ma piccoli tocchi in cui, anche solo con se stesso, il protagonista può essere sincero. Nessuna di queste occasioni è davvero colta. Tutto è ridotto ad un breve attimo di silenzio imbarazzato, ad una lieve disattenzione, ad un volto spezzato su una parete che rivela il suo doppio. Saul rimane se stesso, anche quando rimane da solo con Jimmy, e nulla può davvero cambiarlo.

In realtà è lui più spesso a cambiare l'altro, chi lo circonda. Ovviamente il pensiero va a Kim, che in poco tempo concretizza con lui il discorso del matrimonio. Quasi nessuna discussione riempie il momento che va dalla proposta meno romantica di sempre all'effettiva celebrazione. È tutto molto concreto, molto burocratico, è solo un accordo pragmatico tra due persone sulla stessa lunghezza d'onda. Più o meno. Sì perché anche questo ennesimo accordo nasce sulla scorta di bugie e mezze verità che Kim dovrebbe aspettarsi, ma che ormai accetta. Kim che poco dopo non riuscirà ad accettare di sentir sminuito Saul, e risponderà a tono a Kevin.

I momenti in cui quel dilemma profondo che ancora agita Saul emergono a tratti, come lampi improvvisi. Forse inaspettati anche per lui, che credeva di essersi liberato di qualunque scrupolo. Sono il momento della promessa di matrimonio, quello in cui, all'udienza preliminare di Lalo, incrocia lo sguardo della famiglia della vittima, e quello finale in cui ancora una volta vede la famiglia lasciare il tribunale. Saul è trascinato da eventi nei quali lui stesso si è cacciato, avvocato del cartello che deve fare il doppio gioco tra due parti entrambe ugualmente pericolose. In questo caso riesce a cavarsela, ma la faccenda ha già degli sviluppi interessanti.

Anche nella cornice, Better Call Saul consegna l'ennesimo episodio teso, attentissimo ai particolari e al puro piacere della storia. È il caso delle scene con Gus, che si trova costretto a far saltare in aria un ristorante per coprire Nacho (ma che in quell'occasione trova anche il tempo per dare un'occhiata alla pulizia delle cucine). Tutto questo poco dopo aver fatto una trionfale presentazione del suo marchio. Anche lui, come tutti gli altri personaggi, trascinato tra maschere e onestà verso se stesso. Saul si mostra infine senza difese solo nella scenata finale contro Howard, che nel frattempo ha capito tutto dei sabotaggi e vandalismi contro di lui. Eppure, anche lì, la sua sfuriata è solo l'ennesima bugia a se stesso. Tira in ballo anche la morte di Chuck, ma a quel punto non è nemmeno chiaro chi sia il suo destinatario.

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