Better Call Saul 5x07 "JMM": la recensione
In JMM, la scrittura di Better Call Saul mette a disposizione di Saul Goodman molti momenti in cui il personaggio può fare la scelta giusta
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Nel corso di JMM, la scrittura di Better Call Saul mette a disposizione di Saul Goodman moltissimi momenti in cui il personaggio può fare la scelta giusta. Nessuna inversione di rotta, figuriamoci, ma piccoli tocchi in cui, anche solo con se stesso, il protagonista può essere sincero. Nessuna di queste occasioni è davvero colta. Tutto è ridotto ad un breve attimo di silenzio imbarazzato, ad una lieve disattenzione, ad un volto spezzato su una parete che rivela il suo doppio. Saul rimane se stesso, anche quando rimane da solo con Jimmy, e nulla può davvero cambiarlo.
I momenti in cui quel dilemma profondo che ancora agita Saul emergono a tratti, come lampi improvvisi. Forse inaspettati anche per lui, che credeva di essersi liberato di qualunque scrupolo. Sono il momento della promessa di matrimonio, quello in cui, all'udienza preliminare di Lalo, incrocia lo sguardo della famiglia della vittima, e quello finale in cui ancora una volta vede la famiglia lasciare il tribunale. Saul è trascinato da eventi nei quali lui stesso si è cacciato, avvocato del cartello che deve fare il doppio gioco tra due parti entrambe ugualmente pericolose. In questo caso riesce a cavarsela, ma la faccenda ha già degli sviluppi interessanti.