Better Call Saul 5x04 "Namaste": la recensione

Ad ogni episodio, Better Call Saul spinge l'asticella di ciò che è accettabile un po' più in là

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Spoiler Alert
Better Call Saul 5x04 "Namaste": la recensione

Ad ogni episodio, Better Call Saul spinge l'asticella di ciò che è accettabile un po' più in là. Il concetto di accettabile, inteso come ciò che può essere fatto, che può rientrare nei limiti, viene richiamato nell'episodio. Gus Fring ad un certo punto dice ad un suo dipendente che il suo lavoro certosino, raccontato con precisione maniacale, di pulitura dei fornelli, è "accettabile". In quella parola estrapolata dal contesto esiste tutto un sistema di adattamento alle circostanze, di rilettura degli eventi e della giustizia di questi. Secondo le situazioni, o i nostri piani personali, ciò che sarebbe da rifiutare diventa accettabile.

Una volta assunto questo punto di vista, tornare indietro è impossibile. La persona entra in un circolo vizioso dal quale non esiste ritorno né redenzione. In nome di un ideale o di un obiettivo più alto, tutto è permesso. Saul Goodman costruisce tutto il suo approccio all'etica professionale in questo modo: camminando sempre sul bordo del precipizio, non tanto in là da sbilanciarsi e cadere, ma sempre con uno sguardo lanciato sull'oscurità. Può far sorridere in più momenti, come quando manipola con semplicità ridicola due piccoli criminali, o quando elabora una strategia ingannevole per screditare un testimone e far annullare un processo.

La regia indugia su questo imbarbarimento del personaggio. Dopo la cold open dell'episodio, la prima scena si apre con il profilo nudo del personaggio, che poi si trascina in bagno insieme a Kim per darsi una sistemata. Insomma, per apparire "accettabile", come se il suo aspetto fisico rispecchiasse la decadenza della sua morale. C'è risentimento e vendetta nell'episodio. Saul non è ancora libero dalle catene di Jimmy McGill. In fondo indossa pur sempre una maschera, ed è così che si sentirà offeso dall'offerta di Howard di entrare nello studio, e si vendicherà vandalizzando la sua macchina. Un gesto puerile, istintivo, senza filtri, ma Saul ormai è questo.

Ed è da qui che nasce il suo coinvolgimento nell'affare Mesa Verde, su richiesta di Kim. Ritorna l'anziano Acker che vorrebbe tenersi la casa, e Saul avrà ampio margine per applicare tutti i suoi trucchi e la sua capacità di manipolazione. Ma il senso di tensione è sempre più forte, sottolineato dagli eventi delle storyline di Fring e Mike. Il primo perde molti soldi, ma più della perdita economica, conoscendolo, a turbarlo è il senso di incertezza, la perdita di controllo assoluto sulla situazione, che per Gus rimane il punto principale. Mike tenta di riconciliarsi con la sua famiglia, ma la vedova del figlio capisce che c'è qualcosa che non va: Mike risponde nel modo che conosce, con la provocazione e la violenza.

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