Better Call Saul 5x01 "Magic Man": la recensione

Better Call Saul ritorna con una première brillante, che ci racconta la nuova vita di Jimmy McGill dopo che è diventato Saul Goodman

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Spoiler Alert
Better Call Saul 5x01 "Magic Man": la recensione

Alla quinta e penultima stagione, Better Call Saul è definitivamente la serie di Saul Goodman. Non più la cronaca, talvolta triste, della storia di Jimmy McGill e dell'invidia pesante nei confronti del fratello, ma il racconto dell'ascesa professionale di Saul Goodman. Che poi coincide con lo smarrimento della persona che era prima. Magic Man non è un episodio strabordante, anche se i livelli di scrittura e intensità della serie sono sempre molto alti, ma è la conferma degli scenari che ci troveremo di fronte nelle ultime due stagioni della serie di Vince Gilligan.

Qui in particolare trova conferma la tradizione dei flashforward in bianco e nero che ci raccontano la vita di Jimmy dopo gli eventi di Breaking Bad. Ancora in incognito, ancora costretto a nascondersi per vivere. Tra l'altro rivediamo dopo El Camino lo scomparso Robert Forster. Qui il contrasto è forte tra l'obbligo di dover ammettere di essere Saul di fronte ad una persona che lo riconosce, quando per tutto il resto della puntata il protagonista non fa altro che chiedere a gran voce di essere riconosciuto con quel nome nuovo. Nome nuovo che per lui significa vestiti nuovi, una clientela più specifica, un linguaggio che gli è proprio, ma che raramente era stato così sfacciato nell'indifferenza rispetto all'etica.

L'episodio racconta quindi la nuova routine professionale del protagonista e la ricerca di nuovi clienti adatti ad un nuovo stile di vita. Come detto, non è particolarmente sorprendente perché non racconta nulla di nuovo rispetto a quel che ci aspettavamo. Allora l'elemento più interessante e stridente rimane la presenza di Kim, che è – o forse era – la bussola morale di Jimmy. C'è amore, delusione, ma soprattutto stanchezza e arrendevolezza infine rispetto ai metodi di Jimmy. E il male torna ad essere raccontato come una dipendenza, piccole astuzie, piccoli inganni a se stessi e agli altri per ottenere un vantaggio che paradossalmente può apparire anche giusto in quel momento. È il caso della parentesi finale in cui Kim dovrà ingannare un ragazzo per fargli accettare un patteggiamento.

Saul è la calamita, ma Kim rimane la più umana, la vera ancora di speranza in una storia in cui tutto vacilla. Dall'altra parte c'è la storia di Mike e Gus Fring, che rimettono in piedi i pezzi della loro attività dopo il problema della scorsa stagione e l'uccisione di Werner. Mike non viene liquidato per il suo errore, al contrario è ben confermato nel ruolo dal suo boss. Al di là di tutto, Gus sa che Mike non è tipo da perdonarsi le leggerezze, e che farà di tutto per rimediare. Sullo sfondo, emergono i germogli dei futuri scontri tra Gus Fring e Lalo Salamanca (ben legati alla scomparsa di Werner e quindi alla scorsa stagione), con Nacho nel mezzo a cercare di salvare il salvabile.

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