Better Call Saul 3x08 "Slip": la recensione

Better Call Saul si avvicina al finale di stagione, mentre Jimmy inizia a trasformarsi nel Saul Goodman che conosciamo

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Spoiler Alert
Better Call Saul ritorna dopo una settimana di pausa, e non è mai stato così vicino a Breaking Bad. Se non nelle atmosfere, quantomeno nei legami ideali con l’altra serie di Vince Gilligan. Il nome di Saul Goodman è ormai una realtà affermata e ripetuta, non solo l’eco e il riferimento a qualcosa che noi già conosciamo bene, ma parte dell’identità di un personaggio che si sta specializzando altrimenti. Jimmy è sempre Jimmy, in qualunque modo lo si chiami, e non è che Saul sia una sorta di Mr. Hyde rispetto ad un benevolo Dottor Jekyll. Eppure fa un certo effetto vederlo mettere in atto due attacchi dei suoi contro altre persone che in quel momento si stavano approfittando di lui.

Jimmy è l’avvocato ai servizi sociali, sospeso dalla professione, che non esita a spingersi oltre qualunque normale limite di buon senso nel minacciare l’agente di guardia circa possibili citazioni in tribunale. Lo fa per i soldi che può ottenere da un altro condannato, ma forse anche per un senso di rivincita personale che sempre più spesso si trova ad accarezzare e a voler accarezzare. Ma è anche la persona che mette in scena il più classico degli incidenti simulati per ripicca contro due ex clienti che hanno deciso di non rispettare gli accordi degli spot. Tutto questo dopo il tramonto definitivo del legame con Chuck sembra una conseguenza più che ovvia.

Slip è un episodio che funziona aggregando più situazioni anche lontane e distinte tra di loro, forse in previsione di un finale nel quale ogni storyline si riscatterà, trasformando la preparazione in soddisfazione. Non che ci sia qualcosa per cui lamentarsi. Jimmy torna al centro della scena ed è avviato sul sentiero per diventare Saul. Addirittura qui favorisce apertamente un criminale contro la legge. Il titolo dell’episodio richiama anche il vecchio pseudonimo Slippin’ Jimmy.

Chuck realizza che effettivamente esiste qualcosa di anomalo nella percezione della sua già strana condizione fisica, Kim è sempre più idealmente dalla parte di Jimmy, Nacho e Hector sono protagonisti di un momento di alta tensione. E poi arriva l’incontro forse definitivo tra Mike e Gus Fring. Non è il primo, ma per certi versi lo è: qui scocca la scintilla della collaborazione, al momento segreta, che vedremo in Breaking Bad.

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