Better Call Saul 2x03 "Amarillo": la recensione

La recensione di Amarillo, terzo episodio di Better Call Saul

Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.


Condividi
Spoiler Alert
La manipolazione del prossimo è uno degli elementi ricorrenti in Breaking Bad e in Better Call Saul. D'altra parte molto del modo di intendere la professione di Jimmy si basa proprio su un approccio "egoistico" e presuntuoso a ciò che lui stesso rappresenta per chiunque gli si ponga davanti, sia esso un potenziale cliente o un superiore al quale non c'è bisogno di chiedere il permesso. Perché fa parte del carattere di Saul andare avanti senza pensare alla moralità, o all'opportunità di alcune scelte, contando solo sul fatto che comunque i risultati arriveranno e giustificheranno tutto. Che, a pensarci bene, è qualcosa che lo ha sempre accomunato a Walter.

In Amarillo, terzo episodio della seconda stagione, raggiungiamo un nuovo livello di manipolazione, con il protagonista che realizza il primo, non ultimo come sappiamo, spot della sua carriera. Avevamo già avuto lo scorso anno un assaggio della capacità di Jimmy di sfruttare il medium pubblicitario a proprio vantaggio andando anche oltre i limiti concessi. All'epoca era stato costretto a rimuovere il cartellone pubblicitario per plagio, una circostanza che poi aveva portato ad altre forme di illegalità, mentre qui lo vediamo scavalcare il suo superiore Cliff e mandare in onda uno spot per convincere gli anziani a contattare lo studio nell'ambito della pratica contro la Sandpiper.

Tutti i momenti con Jimmy ruotano intorno a questi trenta secondi inseriti, con chirurgica precisione, all'interno dell'ennesima replica della Signora in giallo, e hanno un ottimo riscontro. Su questo, nonostante la costruzione della tensione nel momento in cui Jimmy e gli altri aspettano le telefonate dei clienti, c'erano pochi dubbi. Le perplessità piuttosto riguardano, tornando all'inizio, l'opportunità di uno spot fin troppo diretto – che la Sandpiper potrebbe benissimo contestare – e la decisione di Jimmy di procedere senza prima passare dal consenso degli altri membri dello studio.

Come al solito, dietro la leggerezza del tutto (spassosa tutta la creazione dello spot, dall'anziana interprete che cita Norma Desmond a Jimmy che utilizza come "dolly" il montascale) si cela l'ombra delle rotture nei rapporti che arriveranno. A farne le spese sarà ovviamente Kim, che si è esposta molto per il suo compagno e che anche questa settimana si prende la sua dose di bugie.

Dall'altra parte, archiviata la questione Pryce, Mike deve rientrare nel giro più pericoloso, ora che la nuora e la nipote sono venute a vivere a causa sua dopo che la prima ha sentito nel cuore della notte degli spari vicino a casa propria. È un segmento difficile da interpretare, che almeno per il momento promette di rimanere parallelo alle vicende di Saul, ma che condivide con il primo la certezza di un crollo imminente, lo spezzarsi di un legame di fiducia che è l'unico faro di speranza in una vita che già sappiamo essere destinata all'oscurità.

Continua a leggere su BadTaste