Berlinale 2019 - Il Corpo della Sposa, la recensione
In Mauritania le spose devono ingrassare prima dei matrimoni combinati. A partire da questo Il corpo della sposa non riesce a trovare la chiave per creare un film
In Mauritania quando un matrimonio è combinato la sposa deve arrivare al giorno della cerimonia sufficientemente grossa. Se non lo è già deve mangiare e ingrassare fino a raggiungere le rotondità richieste. Nel caso della protagonista si parla di 20 Kg da mettere su in 3 mesi ad un passo di 6 pasti al giorno. Per la tradizione.
Superato il primo paradosso, cioè il fatto che la preparazione al matrimonio sia (per tradizione) esattamente il contrario di quella che (per consuetudine, moda ed estetica) è nel mondo occidentale, il risultato è esattamente il medesimo: una donna forza la propria alimentazione perché il suo corpo aderisca a standard imposti da qualcun altro. Con in più quel grado di sopruso percepito (da uno spettatore occidentale) che facilmente si incontra nel cinema occidentale che si occupa di paesi a rigida tradizione musulmana. Il Corpo della Sposa in ultima analisi è di questo che parla, di come la società rimuova dalla donna il controllo sulla sua vita, chi sposa, come deve essere, come si deve comportare... e come lo faccia nelle case, nelle famiglie, con i parenti e l’affetto.
Il Corpo della Sposa ha un ritmo controllato e molto quieto e non riesce ad avere un buon motivo per questo. Soprattutto il peccato meno perdonabile è che per raccontare questo mondo fondato su quello che per noi è un paradosso non riesce a trovare immagini potenti. Anche quando queste sembrano a portata di mano. Addirittura la sua immagine migliore la butta via sgonfiandone il potenziale. Quando ad un party tra amiche che devono ingrassare in cerchio mangiano arriva l’ultima di loro con merendine confezionate (da che mangiano solo cibo tradizionale cucinato) e gliele tira addosso, vediamo tutto dal punto di vista meno chiaro e che peggio tratta una scena che invece fa una sintesi visiva perfetta di tutto e impedisce proprio al colpo d’occhio di fare il suo lavoro.