[Berlinale 2016] Midnight Special, la recensione

Totalmente privo di personalità o anche solo di un obiettivo, Midnight Special è corretto e chiaro ma privo di un vero senso

Critico e giornalista cinematografico


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Che follia quest'ultimo film di Jeff Nichols. Partito con il passo giusto per creare l'atmosfera misteriosa che è parte della volontà del suo autore (i dettagli sul grande mistero della trama sono rilasciati con uno stillicidio lungo tanto quanto il film), Midnight Special sembra non sapere quale sia il suo obiettivo o che senso abbia raccontare la propria storia. Non ci trovassimo al festival di Berlino e non si trattasse di un film di Jeff Nichols, il giudizio sarebbe impietoso, tanto l'impressione di aver perso un paio d'ore è forte. C'è un bambino che non è come gli altri, ha reazioni strane, intercetta i segnali radio, vede e sa cose che non dovrebbe sapere. Il suo vero padre l'ha rapito dopo che gliel'avevano sottratto e tutti, FBI incluso, lo stanno cercando mentre loro corrono verso un certo luogo e una certa data.

L'ambientazione è moderna ma Midnight Special sembra far finta di essere un film di Steven Spielberg di inizio anni '80 (al netto di quella spensieratezza), sembra cercare quell'equilibrio tra fantastico e misterioso, quello stesso stupore umano davanti all'incredibile. Coinvolge addirittura volti d'epoca come quello di Adam Driver, in parti che sembrano uscite dal laboratorio Amblin. Quello che il film non riesce mai a trovare invece è un senso, una motivazione o anche solo una valevole chiave di lettura alla sua storia. Tutta la fuga, gli incontri e poi il finalone, nonostante dipingano una trama coerente, sono animati da personaggi talmente incolori e, volutamente, privi di una personalità chiara che alla fine nulla ha senso.

Non può essere un film sul desiderio di un altro mondo, perchè nessuno prova desiderio, non può essere un film su una famiglia che fa di tutto per rimanere unita, perchè anche quell'idea non è mai sottolineata, ancora non può essere nemmeno un film sull'ingerenza dello stato nelle nostre vite e via dicendo. Midnight Special è un buon film a cui è stato levato tutto ciò che è in grado di dargli una personalità, lasciando solo gli eventi in modo che la trama abbia senso. Incapaci di intuire nemmeno uno dei molti pensieri, dei desideri o delle sensazioni dei protagonisti, guardiamo da lontano un gruppo di esseri umani agitarsi, scappare e rincorrere. Le loro motivazioni sono prive di intenzione e ci si chiede per tutto il tempo quando qualcuno si dimostrerà vicino ad una delle più normali sensazioni umane, quando qualcuno farà o dirà qualcosa in grado di avvicinarci ad una storia di fantasia. Si dice che non possa esistere un racconto, per il genere umano, che non coinvolga i nostri simili oppure oggetti o animali a cui vengano attribuite le nostre personalità. Midnight Special è il primo film senza personalità.

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