Belladonna, la recensione

Abbiamo recensito per voi Belladonna, primo capitolo della avventure del personaggio creato da Ange e Pierre Alary, proposte in Italia da RW Lineachiara

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Quando il fumetto si mischia alla Storia (si badi alla lettera maiuscola, non casuale), capita spesso di assistere a opere di pregevole fattura, che mischiano al meglio il fascino delle vicissitudini del passato alla forte carica visiva che solo la nona arte sa dare. Inoltre, uno degli aspetti più incredibili della narrativa di qualsivoglia forma è che questa può attuare senza danni quel revisionismo storico, tanto (e a ragion veduta) temuto e osteggiato dai professori nelle scuole e nelle università. Si sa, la fantasia non ha limiti, e nel caso di Belladonna siamo testimoni di come l'immaginazione degli autori si sposi al meglio con una precisa connotazione storica.

La nostra storia si svolge in Francia, attorno al 1680: Luigi XIV è il Re Sole, e il Paese non ha mai vissuto un'epoca più rosea, apparentemente. Perché dietro la facciata splendente e i cristalli della Reggia di Versailles, si cela un malcontento popolare, alimentato e capeggiato dai Visconti delle periferie del regno. Occorre precisare che il sistema politico francese dell'epoca prevedeva una frammentazione del potere: il territorio era diviso infatti in Province, ognuna delle quali amministrata da un signore, il quale era in pratica totipotente, pur dovendo rispondere al Re ed elargire parte delle tasse riscosse a questi. Questa situazione ovviamente creava potenziali insidie, insidie che in Belladonna (oltre che nella realtà passata) vennero contenute grazie alla creazione della Camera Segreta, un servizio clandestino che riuniva i migliori agenti speciali del reame. Sappiamo già cosa accadde poco più di un secolo dopo, nel 1789, ma questa è un'altra Storia.

La protagonista dell'opera è Marie, membro della Camera Segreta con il nome in codice di Belladonna: la giovane è dotata di incredibili capacità di combattimento e seduzione, e grazie a queste doti riesce subito a sventare un attentato alla vita del suo sovrano, orchestrato da un assassino della Gilda, assoldato dal Vaticano. Questo evento spalancherà le porte a intrighi e complotti di portata ben maggiore: la vita del re è in pericolo più che mai, e assieme a questa il destino della Francia tutta. Fra segreti e tradimenti, Belladonna dovrà riuscire nella sua pericolosa missione, e, allo stesso tempo, cercare di far luce sul suo misterioso passato, nel quale si trovano molte risposte a importanti domande che la perseguitano.

I testi di Ange, nom de plume dietro il quale vi sono gli autori Anne e Gérard Guèro, rendono Belladonna un'opera fresca e moderna, che riesce a trattare temi importanti e dettagliati in maniera fluida e interessante: le avventure di Marie riescono facilmente a carpire l'interesse del lettore, sia questi appassionato o meno alla Storia. Il fumetto si rivolge infatti a un pubblico mainstream senza sacrificare quell'aura di gravità che deve necessariamente essere presente in un fumetto con una precisa connotazione temporale e spaziale: i riferimenti storici, dagli eventi, all'organizzazione della società francese del XVII secolo fino alle architetture, sono dettagliatissimi, ma, allo stesso tempo, le avventure della protagonista sono estremamente accessibili da leggere.

Se Belladonna è un fumetto ben confezionato, gran parte del merito si deve a Pierre Alary, artista francese classe 1970. Alary, proveniente dalla celebre Scuola Grafica di Gobelins, a Parigi, ha un fortunato passato nel campo dell'animazione, avendo lavorato negli Studi Disney di Montreuil. L'artista porta tutta la sua esperienza acquisita lavorando su un altro medium nella bande dessinèe, cosa che permette al lettore di fruire di un stile di disegno ibrido, sospeso a metà fra il cartoon e il realismo anatomico: il risultato è spettacolare e ogni tavola dell'opera in questione lo dimostra. Il tratto di Alary è stilizzato e morbido allo stesso tempo, fluido e ricco di espressività: questo taglio grafico va a potenziare ulteriormente gli elementi presenti nella sceneggiatura di Ange, creando un magistrale connubio fra testi e disegni, anche grazie ai vivissimi colori di Patrick Noël.

La proposta dei primi tre capitoli delle avventure di Belladonna in un unico volume è una scelta oculata e intelligente da parte di RW Lineachiara: i lettori italiani potranno così giovare di una delle opere più interessanti (e sensuali) che il fumetto francese ha prodotto nel primo decennio del XXI secolo. Un'occasione che gli appassionati del genere non si faranno sfuggire, ma anche una valida opzione di evasione per i neofiti.

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