Beat Saber, spade laser e realtà virtuale | Recensione VR
Beat Saber è uno dei massimi esponenti della realtà virtuale. Un titolo perfetto da giocare in solitaria o da mostrare ai propri amici
Negli scorsi giorni abbiamo esplorato a fondo il titolo su Meta Quest 2, rimanendo ammaliati dalle luci al neon e dalla colonna sonora martellante. Per scoprire se vale la pena indossare il caschetto per la realtà virtuale anche questa volta non dovete far altro che continuare a leggere la nostra recensione di Beat Saber.
SPADE LASER E MUSICHE AVVOLGENTI
La meccanica dietro Beat Saber è tanto semplice da comprendere, quando difficile da padroneggiare. Il gioco è un Rhythm Game dove il giocatore utilizza due spade laser virtuali (una blu e una rossa) per tagliare dei cubi che si avvicinano rapidamente verso di lui. Ogni spada deve essere utilizzata per affettare il cubo del colore corrispondente e nella direzione indicata sulla superficie dell’oggetto. In base alla precisione del taglio, il punteggio salirà sempre più, permettendo all’utente di confrontarsi con le leaderboard online degli altri giocatori.
MUSICHE ORIGINALI E DLC A PAGAMENTO
Una volta comprese le semplici meccaniche di gioco, il giocatore è chiamato a scegliere su quale canzone applicarle. Beat Saber presenta una vasta quantità di tracce originali, spesso di tipo elettronico e prive di voce. Visto il successo del titolo, era inevitabile che gli sviluppatori dessero vita a collaborazioni con gruppi e/o cantanti per la pubblicazione di DLC a pagamento.
Ecco che, quindi, troviamo i pacchetti dedicati agli Imagine Dragons, ai Panic! at the Disco, ai Green Day, ai Linkin Park, a Lady Gaga e a numerosi altri autori. Questa scelta potrebbe far storcere il naso a qualcuno interessato al gioco, ma meno propenso a spendere altri soldi dopo aver comprato il pacchetto base. Fortunatamente i vari DLC vengono spesso messi in sconto e siamo riusciti a recuperarli pagandoli quasi la metà del loro prezzo originario. La presenza di così tanti contenuti aggiuntivi è forse l’unico “difetto” di una produzione altrimenti perfetta. Un titolo in grado di coinvolgere e divertire come pochi altri sul mercato.
Gli sviluppatori hanno poi pensato di inserire diverse modalità di gioco. Se da un lato abbiamo la campagna, che vanta 51 missioni da affrontare con diversi obiettivi da completare, dall’altro troviamo il multiplayer. In questa feature multigiocatore l’utente si scontrerà con un massimo di altri cinque persone per riuscire a ottenere il punteggio maggiore. Si tratta di sfumature differenti, ma che tengono come base comune un gameplay dal ritmo serrato che spinge il pubblico a cercare di migliorarsi costantemente.
Beat Saber è uno dei punti più alti della realtà virtuale. Pura assuefazione digitale in grado di far comprendere a qualsiasi persona il potenziale di Meta Quest 2. Le meccaniche semplici, ma allo stesso tempo complesse, sono il punto di forza di un gioco che non deve mancare nella libreria di qualsiasi possessore di un caschetto VR. Beat Saber è il classico titolo da far giocare agli amici e da avviare dopo una lunga giornata di lavoro per togliere lo stress di dosso. Una piccola bolla di frenesia virtuale per dimenticare lo stress del quotidiano, convogliando tutti i sensi in una sola direzione: affettare migliaia di cubi con le proprie spade laser.