Bayonetta 2 è come l'amore, più ce n'è, meglio è - Recensione
Il capolavoro per Wii U arriva anche su Nintendo Switch e la strega di Umbra ammalia come e più di prima: la recensione di Bayonetta 2
Tutti devono poterla ammirare, la meravigliosa strega di Umbra, non tanto per il suo conturbante corpo, ma per il suo coreografico e spettacolare modo di utilizzarlo come un'arma. Lo stolto vedrà in Bayonetta l'ennesima mercificazione del corpo femminile, un'icona creata a uso e consumo maschile, ma non c'è niente di più falso. Bayonetta è bellissima per sé stessa, è un mito inarrivabile e intoccabile, dea che si fa terrena solo nella violenza videoludica. Ogni ammiccamento, ogni inquadratura che indugia sulla scultura che è il suo corpo non serve ad eccitare il giocatore, serve a sottolineare la sua irraggiungibilità, segna una distanza che è colmabile solo quando si concatenano spettacolari combo con i tasti del pad. Ed è chiarissimo che sia così, sia Bayonetta e Bayonetta 2 hanno momenti nei quali la strega, sdegnosa e altezzosa, rigetta il contatto fisico, reagendo con l'unico che accetta: la mazzata.

Bayonetta non è quindi icona, perché l'icona è rappresentazione popolare, è dea, esiste in un altro livello. Ed è di un altro livello anche nel reame della giocabilità, perché è chiaro quanto sia maturazione di un percorso iniziato dai membri di PlatinumGames quando ancora erano in Capcom, il cui primo passo fu Devil May Cry, ma basta guardare anche solo alle differenze tra Bayonetta e Bayonetta 2 per rendersi conto di quanto la serie sia superiore ai suoi congeneri. La possibilità di averli entrambi su Nintendo Switch è fantastica, per i 720p sia in modalità tv che portatile e per un frame rate che rimane nella maggior parte delle situazioni prossimo ai 60 FPS, evidenziando i miglioramenti rispetto alle versioni Wii U, ma anche in un'ottica comparativa, che ad una prima analisi pone i due titoli su un altro piano rispetto ad altri esponenti dell'action, ad una seconda decreta Bayonetta 2 come gioco sublime, di molto superiore persino al suo ottimo predecessore.
"Bayonetta 2 esibisce una purezza cristallina nella fluidità dell'azione, nella maniera in cui si legano centinaia di colpi diversi"Bayonetta 2 il vero rivale l'avrebbe in casa, quel The Wonderful 101, sempre di PlatinumGames, per Wii U, capolavoro clamoroso per inventiva e varietà di situazioni, per il cui arrivo su Nintendo Switch si dovrebbe tutti pregare ogni giorno. Ma si tratta di un altro tipo di action, più caciarone, meno coreografico e tecnico. Bayonetta 2 esibisce una purezza cristallina nella fluidità dell'azione, nella maniera in cui si legano centinaia, non stiamo esagerando, di colpi diversi, perché la varietà di armi equipaggiabili amplifica anche il repertorio di mosse a disposizione della strega. Coniugate un simile impianto di gioco a nemici dall'elevata varietà, situazioni folli e esplosive, boss clamorosi ed ecco la ricetta dell'action perfetto, valida oggi come nel 2014.Bayonetta 2 è un pezzo fondamentale di storia del videogioco, come lo era stato il suo predecessore, ma rispetto ad esso non è praticamente invecchiato, anzi su Nintendo Switch è persino migliore che su Wii U, perché più fluido nelle situazioni più concitate e dotato di qualche pur lieve migliorìa a livello estetico. La riedizione per la nuova console Nintendo era assolutamente doverosa, perché sarebbe stato delittuoso lasciare un'opera di tale caratura nel cimitero della sfortunatissima console con il paddone: ora è accessibile a tantissimi nuovi giocatori, ed è bellissimo che anche loro possano ammirare la magnificenza della strega di Umbra, rimanendo stregati dalla perfezione di un gameplay sopraffino.