Batwoman 1×02 “The Rabbit Hole”: la recensione
Nel 2° episodio Batwoman dribbla il classico "cattivo di puntata" per affondare i denti nel dramma familiare vissuto dai protagonisti
Tra i punti forti dell'episodio c'è, a nostro avviso, la scelta di non gettarsi subito nella classica struttura da "cattivo della settimana" caro a queste serie, dando così ai personaggi maggiore respiro e tempo per farsi conoscere, nonché per abituarsi quello che sarà il loro destino. Kate (Ruby Rose) stessa sta di fatto ancora vestendo i panni di Batman per risolvere quello che possiamo considerare un suo problema personale, che sicuramente ha delle conseguenze sulla cittadinanza di Gotham e sulla loro sicurezza, ma che nel complesso le preme affrontare per un conflitto che si porta dietro da quando era bambina. Al di là di ciò, il personaggio appare completamente ignaro o forse disinteressato agli effetti che l'apparizione di quello che i cittadini credono essere il Cavaliere Oscuro stanno avendo sulla città: le persone hanno ricominciato a sperare, ma Kate non lo vede e l'unico a fare cenno a quanto sta accadendo è il suo riluttante braccio destro Luke (Camrus Johnson), ma nemmeno il farglielo apertamente notare sembra avere grandi effetti su Kate, tanto è concertata sul risolvere il mistero dell'identità di Alice. E' possibile che la vera Batwoman, l'eroina che abbiamo visto lo scorso anno nel crossover dell'Arrowverse, emerga nel momento in cui la protagonista dello show prenderà davvero coscienza di quale effetto la sua sola apparizione stia avendo sugli abitanti di una città divorata dal crimine, che vive costantemente nella paura e capisca che indossare quella maschera ha un significato più profondo che risolvere i propri problemi, ma la sensazione generale è che in Kate Kane debba ancora scattare qualcosa per vederla trasformarsi nell'eroina che tutti conosciamo.
In quanto ad Alice, come avevamo accennato nella recensione del pilot proiettato durante il San Diego Comic-Con, permane la sensazione che Rachel Skarsten reciti con il freno tirato, senza quegli eccessi e quella sognante follia che hanno reso famoso il personaggio il che è indiscutibilmente una perdita per la serie. Dal punto di vista professionale, per un attore, avere l'opportunità di poter affrontare un ruolo che permetta di uscire dagli schemi e lasciarsi veramente andare è molto raro, non approfittarne è quindi una scelta curiosa. Nella recensione del pilot avevamo anche espresso la nostra perplessità per la decisione degli autori di rivelare così prematuramente uno dei più grandi conflitti/segreti dell'episodio pilota, il fatto cioè che Alice potesse essere Beth, ma in questo episodio - almeno in piccola parte - gli autori sembrano rimediare a questa peculiare scelta introducendo il dubbio: sarà vero che Alice è chi dice di essere o, nella sua follia, sta solo cercando di manipolare Kate, come il padre di lei è convinto stia facendo? Il fatto poi che, per la fine dell'episodio, Alice riveli di conoscere l'identità segreta di Kate, sicuramente aggiunge carne al fuoco, inserendo un elemento che, se trattato nella maniera giusta, può risultare stimolante.
Nel complesso The Rabbit Hole è un episodio meglio riuscito del pilot della serie, che ha ancora bisogno di trovare una sua identità distinta, il tutto al netto dell'interpretazione di una Ruby Rose che regge bene il suo ruolo e non sfigura affatto come protagonista dello show.
La prima stagione di Batwoman va in onda negli Stati Uniti ogni domenica su The CW.