Battlestar Galactica: Blood & Chrome: la recensione della serie

Il commento alla serie web ambientata durante la prima guerra con i Cylon...

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C'è stato un tempo in cui William Adama non era ancora la guida dell'umanità, in cui il suo nome non era strettamente legato alla Battlestar Galactica, in cui al posto del granitico "old man" c'era semplicemente un ragazzo soprannominato Husker che desiderava servire nella guerra contro i Cylon. Battlestar Galactica: Blood & Chrome, esperimento per il web curato da Syfy articolato in 10 brevi webisodes, ricostruisce la prima missione del giovane Adama facendoci ritornare, con un buon esito, nelle atmosfere di una delle più importanti serie degli ultimi anni.

Battlestar Galactica: Blood and Chrome episodio 1Collocato cronologicamente circa venti anni dopo le vicende raccontate nello sfortunato Caprica, Blood & Chrome riprende in pieno le atmosfere belliche dello show principale ambientandosi però durante la prima guerra con i "frakkin' toasters". Protagonista, come detto, è il giovane William Adama, già impersonato da Nico Cortez nella web series Razor Flashbacks e che qui ha invece le fattezze di Luke Pasqualino (Skins). Se il destino di questo esperimento è ancora tutto da scoprire (diventerà una serie?) anche il suo presente non è così semplice da decifrare. Da film tv a potenziale pilot di due ore a rimaneggiato materiale per la distribuzione sul web, Blood & Chrome soffre da questo punto di vista di più di un difetto.

Troppo poco “episodico” nella sua scrittura, tanto da lasciare con l'amaro in bocca e una certa sensazione di incompiuto a conclusione di puntata, lo show migliora nettamente in prospettiva con una visione unica. Una somma di spezzoni non fa però un lungometraggio, e anche in questo senso non si può esattamente dire che questo Blood & Chrome (vedremo se la versione trasmessa nel 2013 da Syfy sarà diversa) abbia le caratteristiche di un pilot. Troppo focalizzata su Adama e sulla sua missione, la rapidissima azione della storia non offre molti spunti collaterali o coprotagonisti da sviluppare: insomma la sensazione è quella di dover, in prospettiva futura, aggiungere necessariamente carne al fuoco.

L'effetto nostalgia è comunque molto forte: fa piacere vedere una flotta di Battlestar affrontare i Centurioni, ripercorrere a bordo di un Viper il canale di lancio. Ma non si tratta solo di elementi così immediati. C'è anche qualcosa di più intangibile come il sacrificio del singolo per il bene dei molti, la dedizione al dovere aldilà delle passioni, la minaccia del tradimento incombente. Blood & Chrome ha molte frecce al suo arco (a questo proposito non è un caso che ad un certo punto il termine Arrow sia determinante, come nella serie ispiratrice lo era stata “the Arrow of Athena”). Il lavoro in post produzione è molto evidente – forse troppo – ma encomiabile (d'altra parte i costi elevati sono stati tra una delle cause del blocco della progetto); la buona regia riprende, nelle scene di battaglia, alcuni dei tratti caratteristici della serie del 2004 (zoomate veloci, rapidi spostamenti di inquadratura). In definitiva è, per i fan di questo universo, un titolo da recuperare...

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