Battlefield 1, sangue e fango nella Prima Guerra Mondiale secondo DICE - Recensione

Battlefield 1 è il nuovo sparatutto bellico di DICE ed Electronic Arts, che racconta la Grande Guerra e lo fa in grande stile. Ecco la nostra recensione

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64.324.000 soldati mobilitati, 8.536.000 caduti, 7.746.500 prigionieri o dispersi. Sono i numeri, dall'archivio di stato italiano, della Grande Guerra, la guerra che avrebbe dovuto porre fine a tutti i conflitti. E invece non pose fine a un bel niente, come chiosa nel suo drammatico incipit Battlefield 1. DICE non si fa scrupoli e ci offre un'interpretazione seria e cruda di uno dei conflitti più sconvolgenti della nostra storia, all'interno di un prodotto ludico dai forti contrasti, dall'anima divisa in due, tra campagna single player e mastodontica, sublime componente online.

[caption id="attachment_162317" align="aligncenter" width="600"]Battlefield 1 screenshot L'atmosfera della campagna single player restituisce alla perfezione la drammaticità della guerra[/caption]

L'incipit di Battlefield 1 traccia un solco profondo lungo il quale proseguirà la breve campagna singolo giocatore. Poche righe scritte su sfondo nero ci fanno capire che l'interpretazione della guerra di DICE è tutt'altro che glorificatrice. Non siamo eroi, ma soldati al fronte, carne da macello, un altro numero della lista di persone destinate a morire in trincea. Una morte dopo l'altra, il gioco ci insegna approssimativamente ad imbracciare un fucile, che possiamo cercare di sferrare disperati attacchi corpo a corpo, che se siamo abbastanza fortunati da trovare una torretta mitragliatrice, possiamo usarla per sopravvivere più a lungo. Ma alla fine la morte arriva inesorabile, che sia per mano di un flammiere, piuttosto che di un cecchino o travolti da un carro armato.

"Battlefield 1 porta sui nostri schermi tanti contenuti ed un ottimo gameplay con una componente estetica impressionante"

La storia ci racconta sei episodi slegati tra loro, in altrettanti luoghi del globo, degli spaccati di vita con protagonisti grandi e piccoli personaggi, che hanno fatto la differenza nella Grande Guerra o hanno semplicemente cercato di sopravvivere in situazioni disperate. Il tenore della narrazione non sbrodola quasi mai, sebbene una sorta di eroismo di fondo ci sia sempre. Ma d'altronde come puoi parlare di persone che cercano di compiere la propria missione consapevoli di essere state mandate a morire se non definendole eroi? Nonostante questa serietà di fondo, un lavoro di game design più che buono rende i vari livelli decisamente divertenti da affrontare e soprattutto possiamo salutare con grande piacere il ritorno ad un gameplay in vero stile Battlefield. Spariti i corridoi e la sagra dello script con cui si era cercato di inseguire il concorrente più diretto, ovvero Call of Duty, le missioni di Battlefield 1 presentano livelli vastissimi, densi di opportunità tattiche ed obiettivi che a volte scimmiottano le modalità online del gioco, così da preparare l'utente a quanto lo attende sui server multiplayer.

Si passerà da sequenze a bordo di un carro armato a Cambrai, al combattere nei cieli di Londra, dal cavalcare al fianco di Lawrance d'Arabia al comando della ribellione contro l'Impero Ottomano, alla estenuante difesa del Monte Grappa nei panni di un soldato delle forze degli Arditi. La varietà non manca e nemmeno il divertimento. Tutto questo in una cornice storica molto curata che con poche informazioni riesce ad abbozzare il drammatico quadro della Grande Guerra. Inoltre, in più occasioni, scatena una genuina curiosità che ci ha spinti ad aprire Wikipedia alla ricerca di informazioni che ci aiutassero a comprendere meglio il complesso quadro di questa tragica guerra globale. Con buona pace degli amici Alpini.

[caption id="attachment_162318" align="aligncenter" width="600"]Battlefield 1 screenshot La spettacolarità non manca in Battlefield 1[/caption]

Sorpresi da una componente singolo giocatore tanto curata e piacevole da giocare, ma comunque piuttosto breve, abbiamo approcciato positivamente il multiplayer. Lo spirito è quello classico della serie, articolato, profondo e denso di qualità, ma si fanno notare importanti cambiamenti. Prima di tutto l'adattamento all'arsenale bellico di inizi '900 ha comportato una totale revisione del gameplay, calibrato su armi poco precise e lente, ma al contempo estremamente soddisfacenti da impiegare in battaglia. Le enormi, ma veramente enormi mappe possono ospitare fino a sessantaquattro giocatori contemporaneamente, in base alla modalità selezionata. La più giocata ed in stile Battlefield è Conquista, che divide in due grosse squadre i soldati virtuali, i quali si contendono dei punti da conquistare e controllare. Ci sono la fanteria, mezzi corazzati e persino cavalli da utilizzare per avere la meglio sull'avversario. Dominio ne è la sorella minore, visto che si basa sulle medesime regole di fondo ma in una scala ridotta. In Corsa gli attaccanti devono far saltare dei telegrafi, i difensori vincono se riescono a disinnescare ogni tentativo avversario fino allo scadere del tempo. Piccioni di Guerra è una divertente e frenetica interpretazione della classica cattura la bandiera. In mappe più piccole rispetto alla media di Battlefield 1, comparirà un piccione che andrà recuperato prima che lo faccia la squadra avversaria. Sarà necessario mantenerne il possesso per un tot di tempo al fine di completare la stesura di un messaggio da inviare con l'alato postino per ottenere un punto. Veloce ed adrenalinica ma sufficientemente tattica, la modalità Piccioni di Guerra ci ha decisamente divertiti. Death Match a squadre non riserva invece sorprese.

La vera grossa novità di Battlefield 1 è rappresentata da Operazioni, una serie di missioni globali ispirati a conflitti reali della Prima Guerra Mondiale, un'esperienza vasta ed epica, incentrata sul gioco di squadra e sul combattimento al fronte, come descritta da DICE stessa. Similmente a Conquista, divisi tra squadra d'attacco e di difesa, si cercherà di ottenere il controllo di alcuni punti chiave in successione, e le mappe estremamente diversificate faranno la differenza. La sensazione di essere sul fronte di una vera guerra è molto forte, e siamo sicuri che sarà una delle modalità più apprezzate dai giocatori per la sua intensità e vastità.

[caption id="attachment_162316" align="aligncenter" width="600"]Battlefield 1 screenshot C'è spazio anche per tantissimi mezzi, velivoli compresi[/caption]

Battlefield 1 porta sui nostri schermi tanti contenuti ed un ottimo gameplay, con una componente estetica impressionante. Il Frostbite Engine si conferma tra i motori grafici migliori sul mercato, capace di gestire mappe vastissime, estremamente dettagliate ed al contempo dinamiche, con interi edifici totalmente distruttibili. Un dettaglio non da poco, capace di influenzare direttamente anche il gameplay, oltre che di solleticare lo sguardo con scene spettacolari. Il tutto si muove fluidamente anche su console, che generano 60 frame al secondo, sebbene non costanti, a 1080p, risoluzione a sua volta non fissa. Il risultato è comunque eccellente e su PC, la versione che abbiamo provato, anche con hardware non all'ultimo grido, potrete godervi uno dei comparti tecnici più all'avanguardia di questa generazione. Non possiamo esimerci da fare un plauso al comparto sonoro, profondo, dettagliato, semplicemente eccezionale nel suo generare effetti realistici come ascoltato in pochi altri giochi.

DICE, con Battlefield 1, torna a dominare il settore. Il suo gioco è ispirato, divertente, capace di far riflettere e di intrattenere allo stesso tempo, per poi gettarci in una modalità multiplayer che ripesca dalla tradizione della serie per proporre al contempo importanti novità ed evoluzioni davvero ben confezionate. Un gioco da avere per tutti gli amanti degli FPS bellici.

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