Batman/Tartarughe Ninja, la recensione

Abbiamo recensito per voi la miniserie Batman/Tartarughe Ninja, realizzata da James Tynion IV, Freddie E. Williams II e Jeremy Colwell, edita da RW Edizioni - Lion Comics

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Catapultate a Gotham City dall'essere transdimensionale Krang, le quattro Tartarughe Ninja Raffaello, Donatello, Michelangelo e Leonardo incrociano il loro destino con quello di Batman in una miniserie che unisce due franchise che sul finire degli anni ’90 hanno conquistato i pomeriggi di un’intera generazione grazie a due fortunatissime serie animate. Batman/Tartarughe Ninja, progetto nato sotto l’egida di DC Comics e IDW Publishing, giunge in Italia grazie a RW Edizioni – Lion Comics, che ripropone in un unico volume brossurato i sei episodi di questa bizzarra avventura.

Il piano di Krang per conquistare New York e conseguentemente il mondo intero è molto semplice: spedire le Tartarughe Ninja in un’altra dimensione, così da agire indisturbato. Risvegliatisi nell'Universo DC, i quattro seguono la scia che Shredder e i membri del Clan del Piede stanno lasciando per le vie di Gotham. Ben presto, però, il furto di un generatore sperimentale della Powers Industrial e il sequestro del dottor Naveen Khan attirano l’attenzione dell'Uomo Pipistrello, il quale si trova di fronte a qualcosa di unico nel suo genere. La volontà dei guerrieri ninja è quella di tornare nella loro dimensione originale ed evitare che Krang e i suoi scagnozzi abbiamo vita facile; la strada che li riconduce a casa, però, è disseminata di insidie e il tempo a loro disposizione è sempre meno.

Autori di questa miniserie sono James Tynion IV, già all’opera sui testi di Batman Eternal e Detective Comics, e Freddie E. Williams II, disegnatore che ha lavorato sulle collane di Freccia Verde e Flash. L’approccio che Tynion mantiene in fase di scrittura è classico, rispettoso di tutti i canoni del genere. Una premessa semplice quanto efficace; una fase iniziale in cui i “buoni” si studiano per poi mettere da parte le divergenze e i cattivi si alleano per compiere i loro intenti criminali; una fase centrale in cui dare una svolta alla narrazione e incanalare il racconto verso il suo logico epilogo. Durante la lettura di questo volume gli aspetti sopracitati sono facilmente riconoscibili, così come lo sono le caratterizzazioni dei personaggi coinvolti; risulta infatti invariato l’approccio rispetto alle serie IDW dedicata alle Turtles e alla versione di Batman vista nel reboot I Nuovi 52.

Uno sviluppo lineare, dunque, fedele alla tradizione dei team-up tra personaggi di diverse case editrici susseguitisi negli anni, che lascia poco spazio ai colpi di scena o a esperimenti capaci di sovvertire un schema classico. Eppure, nonostante i limiti strutturali, Batman/Tartarughe Ninja è una miniserie piacevole che trova il suo punto di forza nell’accostamento inusuale di due universi che presi singolarmente funzionano alla perfezione.

L’aspetto serio e distaccato di Bruce Wayne incontra la leggerezza delle Tartarughe in un contrasto che conduce ora a divertenti siparietti (in cui si ritaglia uno spazio anche Robin), ora a momenti di riflessione più profonda; questi, in particolare, risultano interessanti nonostante trattino un aspetto della storia di Batman abusato: la morte dei coniugi Wayne. In questo frangente Tynion è bravo a evitare un tonfo colossale grazie a un utilizzo funzionale del tragico evento.

Il contrasto narrativo si traduce in un contrasto visivo che caratterizza le matite di Williams II e i colori di Jeremy Colwell; già dalla copertina si può notare un dualismo cromatico che separa il “grigio” Batman dalle “colorate” Tartarughe. La narrazione risulta dinamica e ricca d’azione, com’è giusto che sia per una storia del genere, ma non trascura di sottolineare i passaggi più importanti con grande espressività. La spigolosità della figura de Cavaliere Oscuro viene inoltre bilanciata dalla morbidezza con cui vengono tratteggiati i mutanti ninja, in un’alternanza di forme e tonalità che rendono stimolante la lettura.

Williams adotta soluzioni a tutta pagina suggestive e, allo stesso tempo, sempre ricche di particolari. Non vogliamo anticipare troppo della trama, ma un plauso va tributato all’artista americano anche per il fantasioso lavoro svolto negli ultimi capitoli, in cui la comunità criminale di Gotham entra a contatto con il fattore mutageno. All'interno del volume, inoltre, sono raccolte le variant cover di Kevin Eastman, l'uomo che ha creato le Turtles insieme a Peter Laird.

Se cercate l’originalità e la sperimentazione a tutti i costi, tenetevi alla larga da questo volume. Se, invece, amate i crossover in cui, pur restando in un territorio ben codificato, gli elementi peculiari di più universi concorrono alla realizzazione di una storia ricca d’azione, appassionante e coerente, disegnata magistralmente da un artista che sappia esaltare gli aspetti grafici dei due franchise, allora Batman/Tartarughe Ninja fa al caso vostro: non tanto per un semplice fattore nostalgico, quanto per la capacità degli autori di saper confezionare una miniserie che - pur non aggiungendo niente a quanto già visto altrove - vi terrà incollati alla lettura fino all'ultima pagina.

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