Batman vol. 3: Morte della Famiglia, la recensione
Morte della famiglia riporta in scena il Joker, pronto a far soffrire Batman colpendo i suoi affetti più cari
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Il sadico clown, infatti, non si vedeva da più di un anno sulla serie ammiraglia del personaggio DC Comics, a seguito del rilancio de I Nuovi 52; un consapevole accantonamento del supercriminale più affascinante di Gotham, talmente efficace e sfruttato dagli autori da risultare sovraesposto. Si tratta di un'operazione che in piccolo ricorda l'emigrazione in Europa di Norman Osborn, una pesante assenza dai fumetti di Spider-Man in grado di rendere ancor più sensazionale il suo ritorno dalla morte al termine della seconda Saga del Clone; Joker non è certo mancato per vent'anni, ma gli autori riescono comunque a costruire un ritorno in grande stile grazie a un raccapricciante restyling visivo del personaggio e all'organizzazione di un malvagio piano che prende di mira gli affetti più cari del Cavaliere Oscuro.
Per portare avanti il suo macchinoso attacco, Joker contatta alcuni degli avversari più temibili dell'Uomo Pipistrello costringendoli a collaborare con lui; ormai l'alleanza tra i peggiori criminali di Gotham è un'espediente visto fin troppe volte e in questa occasione non sembra avere un'effettiva utilità, se non riaffermare la supremazia del clown su tutti gli altri.
La lettura scorre con una costante tensione e questo è uno dei migliori pregi della trama. Purtroppo, però, il pericolo annunciato si risolve in una conclusione meno coraggiosa di quanto ci aspettavamo, chiudendo lo scontro con un ritorno allo status quo non troppo dissimile da quello che c'era all'inizio della vicenda; il che è un peccato perché questa storia mette in gioco elementi che la avvicinano a The Killing Joke e avrebbero potuto renderla una delle migliori performance del Joker di sempre, ma una conclusione con il freno a mano tirato ne riduce l'impatto.
Il volume italiano targato RW Edizioni - Lion Comics è dedicato alla serie ammiraglia Batman e perciò completa l'indice con le storie contenute nei numeri successivi della pubblicazione; sarebbe stato interessante vedere invece affiancati agli episodi principali alcune delle sottotrame sviluppate sulle altre testate coinvolte in Morte della Famiglia. Anche se il ritorno del Joker occupa quasi due terzi della foliazione, in coda possiamo trovare alcune avventure più brevi, dalla resa altalenante.
La più accattivante comincia con Bruce Wayne impegnato in una rapina, un incipit che condurrà al ritorno di uno storico avversario in versione potenziata; non sono ugualmente avvincenti, invece, il tentativo di una ragazza di diventare l'assistente di Batman o una pattuglia notturna del Nostro in compagnia di Superman. In queste storie si percepisce un calo soprattutto dal punto di vista grafico, con tavole che non riescono a competere con quelle di Capullo; tra i disegnatori coinvolti, Alex Maleev e Andy Kubert riescono comunque a raggiungere un buon risultato, in grado di arricchire vicende minori che inevitabilmente passano in secondo piano rispetto alla portata principale del volume.