Batman: Europa Uncut 4, la recensione
Abbiamo recensito per voi il quarto numero di Batman: Europa Uncut, opera di Casali, Azzarello, Camuncoli e Parel
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Queste le premesse dell'albo conclusivo di Batman: Europa, miniserie DC Comics pubblicata da RW-Lion e nata da un'idea di Matteo Casali, che per l'occasione ha unito le forze con Brian Azzarello e Giuseppe Camuncoli, autore degli splendidi layout presentati nell'edizione Uncut.
Se i primi due numeri ci avevano convinto grazie a una trama coinvolgente - in cui Casali e Azzarello sfruttavano al meglio la variazione dello status quo tra Batman e Joker per approfondirne i risvolti psicologici - la seconda metà della miniserie risente di uno sviluppo confusionario e decisamente privo di mordente. Non convince la risoluzione della vicenda: troppo affrettata, manchevole di una logica convincente e di una costruzione credibile. Alla fine della lettura sono diversi gli interrogativi che non trovano risposta e, soprattutto, forte è la sensazione di trovarci di fronte a un'incompiuta, una storia che partita con i migliori propositi si perde nella fase centrale, per poi fallire nel finale tradendo lo spirito stesso del progetto - introspettivo e investigativo - con una banale scazzottata.
Batman: Europa poteva rappresentare l'occasione di testare le avventure dell'Uomo Pipistrello fuori dalle sue abitudinarie ambientazioni. Sebbene costruita sul più classico degli schemi (una misteriosa minaccia letale da sventare con l'utilizzo del proverbiale ingegno), la presenza di un alleato improbabile e gli scenari alternativi rappresentavano dei punti di interesse notevoli. Tanto (ottimo) fumo, ma davvero poco arrosto per questa miniserie, che si conclude lasciandoci con l'amaro in bocca. La speranza è che la DC Comics non abbandoni del tutto l'idea di realizzare storie ambientate fuori dalle "confortevoli" strade di Gotham e che Casali possa avere presto un'altra possibilità per dimostrare il proprio talento.