Batman di Greg Rucka vol. 2: Ristrutturazione

Abbiamo recensito per voi Batman di Greg Rucka vol. 2: Ristrutturazione

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Detective Comics #747, anteprima 01

Dopo il devastante terremoto che l’ha messa in ginocchio, Gotham City è pronta a tornare alla vita di tutti i giorni. Nonostante le tante avversità, la città sta cercando di rialzarsi e una capillare quanto immediata ricostruzione ne sta ridefinendo lo skyline.

Continuiamo a seguire le vicende successive alla saga Terra di Nessuno con la lettura del secondo volume di Batman di Greg Rucka, dal titolo Ristrutturazione, presentato da RW Edizioni - Lion Comics nella collana Batman Library. Come nel precedente appuntamento – Evoluzione – anche questo brossurato raccoglie la run dello scrittore americano sulle pagine di Detective Comics, pubblicata originariamente nel 2000.

Il vuoto di potere creatosi nel sottobosco criminale gothamita a seguito della catastrofe naturale ha generato una cruenta guerra tra bande, in parte arginata dal Cavaliere Oscuro e dagli uomini del Commissario Jim Gordon. D’altronde, quando manovalanza di bassa lega viene manovrata con lungimiranza da Ra's al Ghul e dai suoi emissari, la femme fatale Whisper A’Daire e il sicario Kyle Abbot, il caos è assicurato. Archiviato il caso, le attenzioni del Gotham City Police Department sono rivolte ora al violento scontro generatosi tra i Veri Gothamiti, persone che non hanno abbandonato la città durante la crisi, e chi, invece, è tornato una volta assestatasi la situazione.

Rinnovamento urbano è l’arco narrativo principale del tomo e ne occupa la parte centrale; agli importanti sviluppi post Terra di Nessuno, Rucka affianca una storia breve dedicata alla detective Renee Montoya (Buon compleanno a te…), la chiusura dello storyarc che vede coinvolto la Testa del Demone e sua figlia Talia (Dipendenza) è un racconto toccante con protagonista Poison Ivy e alcuni ragazzini finiti sotto la sua custodia (Una passeggiata al parco).

Le coordinate stilistiche sono ben definite e chiare: il Batman di Rucka è il detective infallibile che abbiamo imparato ad amare nel corso dei decenni. La caratterizzazione – vicina a quella primigenia – permette allo scrittore di sfruttare la sua formazione di romanziere per imbastire una run dai toni noir/crime decisamente accattivante e perfettamente calzante con la serie che lo ospita.

Detective Comics #747, anteprima 02

Le indagini del Crociato Incappucciato sono appassionanti, l’interazione tra i singoli protagonisti è resa alla perfezione e finalizzata allo sviluppo di racconti abilmente strutturati; ogni dettaglio di questa vicenda concorre a creare un quadro generale ampio e affascinante, che restituisce – al netto di tutte le contraddizione – la forza di un città desiderosa di tornare alla normalità.

Serenità ambita anche da Gordon. Come sappiamo, la morte della moglie, Sarah Essen, ha lasciato una cicatrice profonda nel cuore del Commissario. Il ritorno al lavoro e l’aiuto morale offerto da Batman, però, sembrano almeno in parte aver colmato quella voragine. In una situazione così delicata, la risalita dagli abissi di Jim emerge in tutta la sua brutale bellezza, aggiungendo a un racconto denso di azione e colpi di scena una componente emotiva prepotente.

Non solo il tutore della legge ma anche villain storici dell’Uomo Pipistrello vengono contaminati da un’umanità che restituisce una lettura differente di personaggi iconici. Inoltre, Rucka non perde l’occasione per inserire un personaggio nuovo nella mitologia di Batman, Sacha Bordeaux, che ricoprirà un ruolo importante nelle storie a venire.

L’aspetto estetico del volume continua a rappresentare un elemento originale che valorizza il risultato finale. Accanto allo stile squadrato di Shawn Martinbrough (già apprezzato nel precedente tomo), troviamo William Rosado e Phil Hester, artisti accomunati da un tratto sintetico molto espressivo. I colori di Wildstorm FX continuano a giocare con una tricromia che accosta al nero delle chine di Steve Mitchell tinte calde e fredde, in un’alternanza funzionale alla narrazione. Quest'aspetto crea continuità in grado di legare il lavoro dei diversi disegnatori coinvolti.

L’eleganza della prosa di Rucka ci restituisce un Batman nella sua versione classica, in pieno controllo di sé e di quanto gli accade intorno: una lettura coinvolgente e di grande spessore.

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