Batman: Dannato 1 - 2, la recensione

Un team creativo affiatato ci regala una versione di Batman davvero affascinante e vittima delle sue paure

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Batman: Damned #1, anteprima 01

Vi siete mai svegliati senza sapere dove vi trovaste? Quando capita, una sensazione straniante ci assale mentre smarriti ci lanciamo alla ricerca di un qualcosa che possa farci capire dove siamo finiti. Malridotto e privo di memoria, Batman si risveglia in una lurida stanza. Subito, la sua attenzione viene catturata dalla televisione che nel locale accanto sta riportando la più inaspettata delle notizie: il Joker è morto.

Ha così inizio Dannato, il primo titolo pubblicato dall’etichetta Black Label, dedicata ai lettori adulti della DC Comics. In cabina di regia, il team creativo di Joker e Luthor, vale a dire lo sceneggiatore Brian Azzarello (100 Bullets) e l'artista Lee Bermejo (Rorschach).

La vicenda parte in medias res, gettandoci da subito in un contesto da incubo. Non ci sono certezze o appigli, e ci ritroviamo a vivere le stesse sensazioni di Bruce Wayne. Con ritmo incessante si susseguono episodi dalla dubbia natura che portano il Cavaliere Oscuro a sentirsi sperduto. Spaventato, addirittura.

Per la sua nuova prova sul personaggio, Azzarello decide di spogliare – è proprio il caso di dirlo, viste le sciocche discussioni nate attorno a una scena di nudo – l’Uomo Pipistrello dalla sua proverbiale razionalità per restituirci una figura più fragile e vittima delle sue paure più profonde. Oltre a non ricordare gli eventi che l'hanno portato nell'attuale situazione, Bruce è inseguito da ricordi del passato in cui i suoi genitori appaiono sotto una luce completamente diversa; svestiti di quell’aura mitizzante che da sempre li accompagna, ci appaiono fallibili, molto meno esemplari di come li ricordavamo.

"Le atmosfere decadenti di questo racconto nero sono rese al meglio dal tratto iperrealista di Bermejo, il quale ci prende per mano per accompagnarci in una vicenda inquietante."Azzarello infierisce su Batman conferendo al racconto un tono mistico accattivante, accentuato dalla presenza - tra gli altri - di John Constantine (coprotagonista e voce narrate), Deadman e il Demone Etrigan. Condotto in un territorio per lui alieno, quello magico, e privato delle sue peculiarità, l'Uomo Pipistrello si ritrova al centro di una tortura psicologica, utile per approfondirlo ancora una volta davanti sotto ai nostri occhi, ma anche indagare il lato oscuro che alberga in ognuno di noi. I primi due capitoli dei tre della miniserie sono caratterizzati da un ritmo forsennato, in cui l’alternanza tra il piano reale e quello onirico concorre a creare un effetto disturbante che ci porta a dubitare di tutto ciò che leggiamo e vediamo sulla pagina. La scrittura di Azzarello è decisamente ispirata e ci regala ottimi spunti di riflessione sulla natura del male o sull’uso delle armi.

Sebbene non manchino passaggi in cui le didascalie risultano ridondanti, Batman: Dannato è dunque una lettura affascinante, resa ancor più appetibile dalla superba prova di Bermejo. Pur non allontanandosi troppo dal canone ufficiale, il look del protagonista viene rivisitato dall’artista statunitense in chiave più gotica, dannata, appunto. Esplosive, le vignette dell'autore di Batman: Natale si susseguono senza soluzione di continuità in un delirio fatto di visioni e inseguimenti a perdifiato. Le atmosfere decadenti di questo racconto nero sono rese al meglio dal tratto iperrealista di Bermejo, il quale ci prende per mano per accompagnarci in una vicenda inquietante.

In chiusura segnaliamo la cura con la quale RW-Lion ha presentato il progetto, racchiudendolo in eleganti brossurati con alette dal formato più grande di quelli standard. Detto ciò, quasi 8,00 Euro per una quarantina di pagina sono senza dubbio eccessivi.

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