Batman: Caped Crusader (stagione 1): la recensione

Batman: Caped Crusader recupera le atmosfere di TAS, riportandole in chiave moderna e soddisfacendo i gusti dei fan del Cavaliere Oscuro

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Batman: Caped Crusader la recensione della stagione 1, disponibile da oggi 1 agosto su Prime Video.

Per tutti gli orfani di Batman: The Animated Series, su Prime Video è disponibile da oggi la stagione 1 di Batman: Caped Crusader. Prodotta da J.J. Abrams, Matt Reeves e Bruce Timm, che aveva già lavorato a The Animated Series, Caped Crusader ci mette davanti un Batman alle prime armi, che si muove per una Gotham ancora libera dai freak che la distinguiranno dalle altre città del mondo DC.

Bruce Timm ha più volte dichiarato che questa serie gli ha permesso davvero di fare il Batman che voleva, cosa che negli anni novanta era stata limitata dalla trasmissione della serie animata su un canale in chiaro per ragazzi. E, una volta visti tutti e dieci gli episodi, gli si può solo dare ragione. Questo Batman alle prime armi è truce, misterioso, e incapace di fidarsi, ma allo stesso tempo mena come un fabbro e ha tutti i tratti che negli anni hanno reso l'alter ego di Bruce Wayne così amato.

La trama di Batman: Caped Crusader

La seire è ambientata in un elseworld in cui Batman è alle prime armi. Ha cominciato da poco a combattere il crimine e indossa il costume delle prime apparizioni fumettistiche (quello di Bob Kane e Bill Finger). La polizia di Gotham lo crede una leggenda, e si divide tra poliziotti corrotti e quelli ancora con una moralità. Nel frattempo il crimine organizzato sta involontariamente facendo spazio a dei freak, a partire da una matrona del burlesque Ice Lounge, fino a un fantasma che terrorizza gli uomini più ricchi della città.

Una Gotham che funziona, quantomeno narrativamente. Batman si trova ad affrontare nemici inattesi, capaci di abilità particolari o con problemi nel subconscio simili ai suoi. E mentre il suo legame con la Gotham buona cresce, la serie racconta la discesa all'inferno di Harvey Dent, in modo quasi parallelo alle azioni di Bruce Wayne. Una narrativa matura, che non ha paura di ferire o uccider ei suoi personaggi per dimostrar ela cattiveria della criminalità di Gotham. Caped Crusader raccoglie l'eredità di The Animated Series e la fa sua, con piccoli cambi irrisori come il sesso di Oswald Cobblepot, che ha già indignato più di un fan di Batman ancora prima dell'uscita.

Ma la forza di un elseworld è anche questa, quella di poter attrarre nuovi spettatori con una storia nuova, cambiando alcuni aspetti per niente fondamentali del cavaliere oscuro. E ai fan adirati passerà, dopo tutto hanno perdonato Zack Snyder reo di azioni ben peggiori ai danni del pipistrello.

Un ottimo inizio

Quello che non bisogna fare, quando ci si approccia a questa nuova serie, è il paragone a mo di sfida con The Animated Series. Con questa prima stagione, Caped Crusader non riesce a superare il predecessore, soprattutto anche per colpa di un'economia di sfondi fin troppo piatti rispetto ai personaggi a schermo. La Gotham di The Animated Series era co-protagonista di Batman, quasi come se avesse vita propria, mentre questa nuova serie si concentra sui suoi folli criminali e sulle azioni del crociato incappucciato.

Nonostante questo, Caped Crusader è capace di dire la sua e di fregiarsi del titolo di erede spirituale di The Animated Series. Questo grazie a quanto raccontato durante i dieci episodi, a una violenza visiva superiore (e più matura), e a un ottimo lavoro di doppiaggio del cast originale. Anche le musiche sono perfettamente a proprio agio, trasmettendo le atmosfere cupe e truci di Gotham, a differenza purtroppo dei già citati sfondi.

Questo 2024 si è rivelato eccezionale per i nostalgici dell'animazione super eroistica. Dopo il grandioso successo del ritorno di X-Men '97, anche Batman: Caped Crusader recupera le atmosfere di Batman: The Animated Series facendolo conoscere a un nuovo pubblico. In dieci episodi, Caped Crusader riesce a riscrivere il primo anno di Batman, con piccoli cambi (irrisori, checchè ne dicano i fan sconvolti) divenendo un prodotto soddisfacente e gustoso da guardare. Il finale (abbastanza prevedibile) introduce una nuova minaccia, che speriamo venga sviluppata al più presto in una seconda stagione.

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