Batman 22, la recensione

Abbiamo recensito per voi il ventiduesimo numero di Batman targato Rinascita, pubblicato da RW Edizioni

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Batman #21, anteprima 01Lo scorso gennaio ha preso il via Rinascita, una nuova, imponente iniziativa editoriale che ha riportato gli eroi DC Comics a una dimensione narrativa più vicina a quella primigenia. Nel prologo del rilancio abbiamo scoperto che I Nuovi 52, reboot nato dalle ceneri del megaevento Flashpoint, non ha avuto una genesi chiara come siamo stati portati a credere: l’Universo DC riportato apparentemente alla sua “normalità” da Flash, è stato infatti alterato da una mano misteriosa, appartenente a un personaggio creato nientemeno che da Alan Moore e Dave Gibbons sulle pagine di quella pietra miliare del Fumetto chiamata Watchmen.

Prende il via La Spilla, crossover durante il quale Batman, affiancato nella sua indagine da Barry Allen, tenterà di far luce sugli inquietanti indizi trovati nella Batcaverna, una spilla insanguinata e un messaggio di Thomas Wayne indirizzato al figlio: questi gli spunti da cui partire per venire a capo del mistero. Inoltre, mentre l'Uomo Pipistrello è impegnato in questo difficile rompicapo e Flash deve affrontare un’invasione di samurai, sulla scena compare un personaggio finora ritenuto morto, cosa che non può che far aumentare gli interrogativi.

Con gli occhi ancora colmi della struggente bellezza di Io sono Bane, ci immergiamo in atmosfere mystery intense grazie alla sapiente regia di Tom King, scrittore che ha riportato il Crociato Incappucciato a livelli qualitativi altissimi. Cambia il registro stilistico del racconto ma non la bravura dello sceneggiatore, che dimostra di sapersi ottimamente districare tra enigmi e azione frenetica.

Batman #21, anteprima 02Colpisce soprattutto la capacità di costruire una storia dalla durata molto breve, un minuto: questo piccolo intervallo di tempo viene dilatato grazie allo storytelling serrato che trasforma ogni vignetta in un frame del vibrante scontro tra Batman e il personaggio misterioso. Il tutto viene esaltato dalla muscolarità del tratto di Jason Fabok, dai riusciti effetti chiaroscurali e dai colori cupi di Brad Anderson. La vicenda proseguirà sulle pagine di Flash 22, ma non potevamo chiedere di meglio per la partenza di La Spilla.

La ragazza che era un’ombra è il titolo del quinto capitolo di La Lega delle Ombre, storyarc scritto da James Tynion IV per Detective Comics. Ora che anche l'Uomo Pipistrello è caduto per mano di Lady Shiva, La Squadra dei Batman è davvero sconfitta. Le flebili speranze di ribaltare la situazione sono affidate a Cassandra Cain, meglio conosciuta come l’Orfana, decisa ad assecondare la propria natura e trasformarsi in una guerriera spietata. Forse non è l’occasione migliore per testare le capacità della giovane ma, come spesso accade, i veri eroi emergono nei momenti di difficoltà.

Convince sempre più la gestione che Tynion sta attuando con i personaggi a sua disposizione: figure apparentemente secondarie dell’universo narrativo dell’Uomo Pipistrello che dimostrano di possedere profondità e grande appeal.

Batman #21, copertina di Jason Fabok

Nella città di Blüdhaven, Dick Grayson ha iniziato una nuova vita. Lontano dal caos di Gotham City e dalla Bat-famiglia, Nightwing ha trovato l’amore in Shawn Tsang (alias Defacer), e ora la coppia si appresta a vivere una delle gioie più grandi: diventare genitori. Purtroppo, le folli macchinazioni del Dottor Hurt non prevedono pace e serenità per il vecchio avversario. I Dollotron creati dal Professor Pyg hanno dunque rapito la giovane fidanzata del Nostro e l'hanno portata a Parigi.

Coadiuvato da Robin, alias Damian Wayne, Dick ha tratto in salvo Shawn ma non è riuscito a impedire al Dottor Hurt di catturare proprio il Ragazzo Meraviglia. Dopo l’Europa, il viaggio itinerante di Nightwing farà tappa in l’Africa - in Egitto per la precisione - e la vita da salvare questa volta sarà quella di Damian.

In un crescendo di emozioni senza sosta prosegue la marcia di Tim Seeley alla guida di Nightwing. Se il precedente arco narrativo era parso quasi di riscaldamento, durante il quale è stato presentato il nuovo cast di comprimari e traslato il protagonista in un contesto urbano inedito, con Nightwing deve morire lo sceneggiatore statunitense alza notevolmente il ritmo e conferisce toni più tragici alla storia.

Il tratto nervoso della coppia Javier Fernandez e Minkyu Jung imprime alla narrazione la giusta componente di pathos che, anche grazie alle tinte del colorista Chris Sotomayor, mantiene sempre alto il coinvolgimento emotivo. Davvero notevole il lavoro del team creativo che sta rendendo questo arco narrativo uno dei più interessanti dell’intera operazione Rinascita.

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