Batman 2, la recensione
Abbiamo recensito per voi il secondo numero di Batman targato Rinascita, edito da RW Edizioni - Lion Comics
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
La serie ammiraglia è invece passata stabilmente al team creativo formato da Tom King (testi) e David Finch (disegni) e, come abbiamo avuto modo di saggiare leggendo Batman 1, lo scrittore è stato abile nel catturare il nostro interesse regalandoci una storia d’esordio adrenalinica, un action-thriller risolto sul finale dalla comparsa di due nuovi supereroi: Gotham e Gotham Girl.
In questo nuovo appuntamento, King preferisce spostare l’attenzione sui risvolti umani che hanno travolto la vita del “rinato” Bruce Wayne: la reazione alla comparsa dei due nuovi personaggi - le cui origini sono tuttora avvolte nel mistero - il ritorno alla mondanità e il rapporto con un Commissario Gordon decisamente più disilluso e cinico rispetto al recente passato. Inoltre, dopo Calendar Man, ecco giungere sulla scena una vecchia conoscenza, ripescata dalla galleria dei nemici di Batman.
Le matite di questo secondo racconto sono ancora di Finch, bravo nel coniugare la capacità descrittiva del suo tratto al dinamismo delle scene d'azione realizzando tavole di assoluto valore che fanno il paio con l’abilità narrativa di King. Non era facile sopportare il peso del retaggio lasciato dalla precedente gestione, eppure King e Finch hanno chiaramente in pugno la serie e stanno apportano modifiche sostanziali che tengono fede alla tradizione e allo stesso tempo strizzano l’occhio a un nuovo gusto del fumetto.
Da grande conoscitore qual è dell’universo narrativo dell’Uomo Pipistrello, Tynion riesce a condensare in un unico episodio tutte le storie personali, i sogni e le angosce degli storici comprimari delle avventure di Batman, divenuti ora protagonisti. A rendere il tutto ancora più interessante contribuisce lo storytelling di Eddy Barrows, che adotta soluzioni ardite nella decostruzione della tavola, con accorgimenti originali e fantasiosi. I passaggi da un personaggio all’altro vengono evidenziati da una diversa colorazione a opera di Adriano Lucas, che qui passa a una palette di colori pastello davvero suggestiva.
Tocca a Nightwing: Rinascita chiudere l’albo con un racconto imbastito da Tim Seeley per le matite di Yanick Paquette. Come gli altri prologhi, anche nel caso di Dick Grayson il racconto permette di tracciare una linea che chiude le precedenti trame imbastite durante I Nuovi 52 restituendo al personaggio lo status quo a lui più congeniale. Dopo la parentesi come Agente 37, al servizio dell’organizzazione spionistica internazionale Spyral, il primo Robin ha infatti deciso di tornare nella città che l’ha adottato e di indossare nuovamente il costume di Nightwing.
Seeley pone al centro della narrazione le motivazioni che spingono Dick a lasciarsi alle spalle le scorribande in compagnia di Tigre o Midnighter, riprendendo inoltre l’interessante dinamica che lo lega a Damian Wayne, figlio di Bruce e attuale Robin. La storia offre dunque un ottimo punto di partenza per nuovi lettori, ma risente di una certa pesantezza dettata dalla gran quantità di informazioni condensate in poche pagine. Il racconto è però impreziosito dalle eleganti matite di Paquette, dal tratto plastico ed espressivo, in grado di esaltare ora i passaggi più fisici e acrobatici, ora quelli più introspettivi, vero fulcro della storia.
Un avvio promettente in attesa di scoprire come Nightwing si inserirà nel nuovo contesto di Gotham, su cui una minaccia secolare è tornata a far sentire la propria presenza...
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