Batman 19, la recensione

Abbiamo recensito per voi il diciannovesimo numero di Batman targato Rinascita, pubblicato da RW-Lion

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


Condividi

Batman #18, anteprima 01Ci siamo: lo scontro tra Batman e Bane si concretizza tra le pagine del diciannovesimo numero dello spillato dedicato all’Uomo Pipistrello. Dopo aver catturato Jim Gordon, Tigre di Bronzo, Catwoman e Duke Thomas, l’uomo cresciuto a Santa Prisca emerge dall’ombra per affrontare chi gli ha sottratto lo Psico-Pirata.

La tensione fin qui accumulata deflagra in tutta la sua brutalità nel terzo appuntamento con Io sono Bane, arco narrativo scritto da Tom King: non solo azione ma anche uno struggente parallelismo tra le vite di Bruce Wayne e Bane, entrambe segnate da un lutto in tenera età. Partendo da una situazione comune (la perdita della madre) ripercorriamo le esistenze dei due che si muovono lungo direttrici opposte, finendo per abbracciare uno il bene e l’altro il male.

Sebbene utilizzi uno spunto narrativo già approfondito in passato, King si dimostra una penna di grande sensibilità e capacità offrendoci la sua personale lettura del villain: un capitolo intenso e dalla costruzione particolare, supportato dalla prova artistica di un David Finch finalmente efficace. Dinamico, espressivo e descrittivo, il tratto dell’artista canadese valorizza questa sentita parentesi riflessiva.

Tanta azione anche nel nuovo appuntamento con Detective Comics. Impazza la battaglia in Adams Square Park tra la Squadra dei Batman e la folla inferocita. Dietro questa improvvisa esplosione di rabbia non c’è lo zampino di Joker, come si credeva inizialmente, ma Lady Shiva e La Lega delle Ombre. La letale assassina rivolge il suo sguardo ormai da tempo sull’Orfana.

Batman #18, anteprima 02La sfida che attende Batman e Batwoman è proibitiva: se anche il duro Jakob Kane appare impaurito dalla killer, allora c’è da temere il peggio per Gotham e tutti i suoi abitanti. A rendere il quadro generale ancora più delicato, ricordiamo che sul capo del Cavaliere Oscuro pende l’infamante accusa di omicidio. Il Nostro, infatti, era sulla scena del delitto quando la polizia ha rinvenuto il corpo senza vita del sindaco Hady.

Cinque Dita di Violenza è il titolo della seconda parte di La Lega delle Ombre, emozionante racconto imbastito da James Tynion IV che prosegue la sua folle corsa costellata di morte e distruzione. Se qualcosa può andar male, andrà male: questo è l’adagio che accompagna le vibranti pagine di Christian Duce Fernandez, artista che conferisce grande plasticità alle sue anatomie esaltando il ritmo serrato della narrazione.

Una figura misteriosa ha deciso di rendere un inferno la vita di Nightwing. Dopo essersi trasferito a Blüdhaven e aver trovato la tanta agognata serenità nell‘amore di Shawn Tsang - alias Defacer - Dick Grayson si sente finalmente realizzato, ma la felicità dura un battito di ciglia, e dopo aver appreso una sconvolgente verità, il mondo intero gli crolla addosso.

Tim Seeley è lo scrittore di Nightwing deve morire, toccante storyarc che vede l’ex Ragazzo Meraviglia vivere uno dei suoi momenti più drammatici. Ci troviamo di fronte alla miglior storia della serie targata Rinascita: lo sceneggiatore ha calato gradualmente il protagonista in una realtà inedita in cui esplorare le conseguenze scaturite da una situazione drammatica.

Batman Annual #1, anteprima 01In chiusura di questo bel numero, trova spazio la storia breve Bravo Ragazzo, contenuta in Batman Annual #1 e vincitrice del prestigioso Premio Eisner nella categoria Best Short Story. Il team creativo è composto dalla collaudata coppia titolare di Batman, ovvero Tom King e David Finch.

Per l’occasione lo sceneggiatore ritrae Alfred alle prese con l’educazione di un cane vittima delle manipolazioni del Joker. Con ostinata caparbietà, il maggiordomo di casa Wayne cerca in tutti i modi di combattere l’iniziale diffidenza di Asso, guardando oltre l’aspetto aggressivo del quadrupede.

Anche una storia convenzionale e dal finale mieloso riesce a creare la giusta empatia con il lettore se affidata a King: lo stato di grazia che sta vivendo questo sceneggiatore trasforma un quadretto familiare in un momento delicato, a tratti divertente e sicuramente denso di sfumature. Allo storytelling di Finch il compito di catturare emozioni e stati d’animo. Missione compiuta!

Continua a leggere su BadTaste