Batman 15, la recensione
Abbiamo recensito per voi il quindicesimo numero di Batman targato Rinascita, edito da RW-Lion
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
La missione della “Suicide Squad” composta da Tigre di Bronzo, Arnold Wesker, Punch e Jewlee si è dunque conclusa ed è tempo per Selina di pagare il suo debito con la giustizia. Prima, però, ha una richiesta: vivere una sola notte con Batman. Tom King decide di puntare forte sul rapporto tra i due, caratterizzato da tanti alti e bassi e che ora sembra raggiungere un livello più profondo. Qualcosa è sbocciato, un’alchimia che fa cadere le maschere e lascia i nostri nudi l’uno di fronte all’altra.
Conclusosi L’Associazione delle Vittime, James Tynion IV, coadiuvato ai testi da Marguerite Bennett, ci presenta la prima parte di Batwoman Begins, un prologo alla serie in solitaria di Kate Kane che riprende il filo lasciato in sospeso dopo la conclusione del crossover La Notte degli Uomini Mostro.
Batman e Batwoman sono di nuovo chiamati a operare insieme. Una volta giunti presso gli Scavi dell’Argus, dove sono custoditi i resti degli abomini creati da Hugo Strange, una raccapricciante verità li attende. Come se non bastasse, assistiamo al ritorno sulla scena di un avversario creduto ormai sconfitto.
Un incipit carico di thrilling e di diversi spunti d’interesse che crea il giusto climax. Se non dovesse bastare il notevole peso specifico della storia imbastita - un perfetto mix di introspezione, azione e mistero - ci pensa Ben Oliver a fugare ogni dubbio realizzando tavole di grande impatto artistico. Una resa realistica e colorazioni pittoriche imprimono dinamismo a tavole costruite con notevole originalità. Oliver è sempre attento a trovare soluzioni e inquadrature a effetto che mettano in risalto l’espressività dei protagonisti e la sinuosità dei loro corpi.
Al cospetto di cotanta bellezza, il nuovo appuntamento con Nightwing impallidisce per la leggerezza dei toni e per lo stile artistico sintetico che lo caratterizza. Trasferitosi a Blüdhaven per allontanarsi dal rapporto teso con il proprio mentore, e di conseguenza con il resto della Bat-Famiglia, Dick Grayson non trova l'agognata tranquillità nell’anonima cittadina.
Una scia di strani omicidi, infatti, vede coinvolti i Fuggiaschi - un gruppo di ex criminali trasferitosi a Blüdhaven per ripartire con una nuova vita - e tocca all’ex Ragazzo Meraviglia indossare il costume per riportare giustizia. Tra piacevoli incontri, strambi ritorni e campagne pubblicitarie a sua insaputa, Nightwing deve affrontare inattese minacce che richiedono tutta la sua abilità.
Abbandonate le atmosfere spionistiche dei precedenti, questo pittoresco arco narrativo entra nel vivo grazie a continui colpi di scena, andando a comporre un racconto canonico nella costruzione che, tessera dopo tessera, inizia a delinearsi nella sua interezza. Il confronto con le altre due serie non regge, ma ciò non toglie che l’opera di Tim Seeley e Marcus To resti una lettura piacevole.
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