Basta che funzioni - la recensione

Un ex insegnante frustrato si ritrova a ospitare una ragazza sbandata senza fissa dimora. Commedia scontatissima e noiosa, nella solita confezione raffazzonata delle ultime pellicole di Woody Allen...

Condividi

Recensione a cura di ColinMckenzie

TitoloBasta che funzioniRegiaWoody Allen
Cast
Larry David, Evan Rachel Wood, Patricia Clarkson, Ed Begley jr., Conleth Hill, Michael McKean
Uscita18 settembre 2009

Confesso di aver esaurito gli argomenti nel parlare di Woody Allen. Anche perchè, dopo aver assistito a 90 interminabili minuti fatti di battutine mediocri, mentre buona parte dei giornalisti presenti in sala rideva neanche stesse vedendo capolavori come Io e Annie o Manhattan (chiarissimo punto di riferimento per Basta che funzioni, ovviamente visto da distanze siderali), verrebbe voglia di incazzarsi pesantemente, più che con il regista con certa stampetta radical chic che di fronte al 'genio' si inchina per partito preso.

Ma sarebbe ingeneroso confondere le colpe di Allen (che peraltro non fa altro che pagarsi i vari appartamenti in giro per il mondo non compiendo atti illegali, quindi non è neanche il caso di massacrarlo troppo) con quelle dei suoi estimatori (che comunque non ci hanno fatto divertire e riflettere magnificamente per almeno vent'anni). Peraltro, non si può neanche dire che questo Basta che funzioni sia il punto più basso della carriera recente di Allen, primato che a mio modesto avviso spetta tranquillamente a Scoop, che dovrebbe conservarlo senza troppe difficoltà per un bel po' di tempo.

Va anche detto che, per gli estimatori di Larry David come il sottoscritto, sarebbe anche un piacere vederlo come nuovo alter ego del regista (e considerando che in questa categoria è entrato anche il Kenneth Branagh di Celebrity, la scelta non è certo delle peggiori, anzi). Purtroppo però non siamo di fronte né a Seinfeld né a Curb Your Enthusiasm (le due fantastiche serie sceneggiate da David) e alla settima volta che il protagonista parla alla cinepresa si rimane stupiti di tanta banalità di scelte espressive. Inoltre, il doppiaggio non rende certo bene la voce lamentosa di David, un po' come capita nella versione italiana di Curb Your Enthusiasm e questa è una grossa pecca (peraltro, la Medusa aveva promesso/minacciato di far vedere solo copie in originale, evidentemente ci deve aver ripensato).

Ormai, è quasi inutile criticare i punti deboli delle storie di Allen, come il fatto che la trama sia soltanto un pretesto inverosimile per qualche battuta (un critico americano ha detto che è più facile sospendere l'incredulità di fronte alle pellicole coi robot o coi vampiri). Per il resto, siamo di fronte alla solita minestra. Ninfette che si innamorano di sessantenni, musichette anni trenta all'inizio, stravolgimenti enormi nei personaggi, un po' di poesia a buon mercato (magari con Fred Astaire, anche senza mostrarlo, probabilmente per questioni di diritti). In teoria, viste le protagoniste femminili (due sciroccate Evan Rachel Wood e Patricia Clarkson), potremmo anche parlare della consueta misoginia fatta di fantasie maschili deliranti che lo ha colpito ultimamente, ma sarebbe fatica sprecata.

Non è che uno sia obbligato a cambiare stile ogni film, per carità. Ma se proprio bisogna fare la stessa pellicola, almeno si potrebbe tentare di costruirla un po' meglio. Qui invece siamo al solito atteggiamento da "anche se il primo ciak non è andato bene, stampiamo questo, che c'è la partita dei Knicks da vedere". E magari non sarebbe male qualche dialogo migliore sulla "licenza per fare i figli", roba che l'avremo sentita mille volte. Alla fine, poi, si ritorna al solito discorso del caso fondamentale nella vita (come avveniva per Match Point), utilissimo per non preoccuparsi se la trama è un colabrodo.

Continuo ad avere l'impressione che, se Allen facesse un film ogni due o magari tre anni, mettendo assieme le idee migliori vedremmo qualcosa di assolutamente interessante. Così, al massimo possiamo limitare i danni e in questo senso forse Basta che funzioni è (parzialmente) efficace...

Continua a leggere su BadTaste