Banshee 3x06 "We Were All Someone Else Yesterday": la recensione
Sesto episodio di stagione per Banshee, è una puntata di transizione
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La mente e le azioni di Hood sono consumate dal sentimento della vendetta cieca contro Chayton, e non potrebbe essere diversamente, dopo ciò che ha fatto a Siobhan. La tensione e la furia del protagonista, che in Tribal venivano condensate in un unico primo piano conclusivo, qui vengono spalmate lungo tutto l'arco della puntata e, va detto fin da subito, purtroppo non portano ad un climax adeguato. Il nostro sceriffo – che non sente l'obbligo morale di obbedire alle ultime volontà della sua donna uccisa – rimane in carica e, insieme agli agenti della riserva Kinaho, è obbligato a svolgere un semplice ruolo di osservatore durante le operazioni sul campo dell'FBI contro Chayton e i Redbones.
È, appunto, una puntata di transizione, che muove come la scorsa settimana da un parallelo tra Hood e Proctor, ai rispettivi funerali delle donne morte, Siobhan e Leah, e che termina raccontando il diverso percorso di elaborazione. Hood rientra nei ranghi – più o meno, e purtroppo senza aver portato a termine la vendetta (ma Chayton probabilmente non sopravviverà alla stagione) – e Kai si consola con Emily. E qui rimangono molte questioni aperte. È un sentimento reale, da una parte e dall'altra? O è il tentativo di far ingelosire qualcuno? Brock e Rebecca come reagiranno? Vedremo, in ogni caso è una parentesi non eccezionale, ma comunque migliore della scappatella di Deva, che chissà a cosa porterà.