Banshee 2x10 "Bullets and Tears" (season finale): la recensione
Finale di stagione di Banshee: adrenalinico e ricco di eventi
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Equilibrio, questa è la parola chiave. Equilibrio tra follia, esaltazione del momento e meccanicità della narrazione. L'inganno e l'illusione di una serie che superficialmente potremmo liquidare come una tempesta di mazzate illogiche tra personaggi che hanno più sangue sulla pelle che dentro al corpo, ma che si rivela come più artificiosa, controllata, ragionata di come potremmo pensare. Prendiamo ad esempio Bullets and Tears. Un'ora in cui accade di tutto e di più, in cui rivediamo praticamente tutti i personaggi della serie, in cui si alternano passato, presente e futuro. Un finale di stagione rigidamente diviso in blocchi, con una certa soluzione di continuità, che si compone di tre parti fondamentali.
Una scena d'azione spettacolare in chiesa si risolve in un montaggio dinamico tra presente e passato nel quale vengono rimarcate – forse anche troppo – somiglianze e ricorsi con quanto accaduto quindici anni prima. Regia e musica lavorano insieme, come sempre, e il risultato è ottimo. Peccato per un deus ex machina troppo improvviso, ma pazienza, Fat Au è una bella new entry che rivedremo con piacere anche in futuro. Hood, praticamente muto, assiste al freddo congedo tra padre e figlia, decisamente più calmo rispetto alle premesse, ma non poteva né doveva essere altrimenti. Una soluzione che per certi versi ricorda lo scontro conclusivo di Kill Bill: fiumi di sangue per giungere ad una conclusione che deve giocare d'anticipo sullo spettatore e sulle sue attese. Il viaggio di ritorno a casa riconcilia, con il solito montaggio tra presente e passato, ormai marchio di fabbrica della serie, i personaggi con le loro precedenti identità. Chiuso il cerchio con quello che è stato, si può sperare di costruire qualcosa di nuovo, una speranza destinata a morire nella profezia pronunciata da Rabbit prima di morire.
I personaggi della serie non hanno controllo, ma gli autori sì. Questo è il segreto e il miglior pregio della serie di Cinemax. Banshee è più che improbabile, è impossibile, delirante, assurdo (rendiamoci conto che in questo episodio due persone, anche se con un certo aiuto, eliminano un terribile boss con tutti i suoi uomini). Eppure, grazie a questo controllo, alla cura e meccanicità mascherata con cui procede in avanti, al carisma dei suoi personaggi, ad un montaggio tra i migliori oggi disponibili in tv, funziona benissimo.