Banshee 2x08 "Evil for Evil": la recensione

Banshee si avvicina al finale di stagione con un episodio incentrato su Emmett

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Rm 12:17 "Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini"

Per una volta che Hood decide di giocare, più o meno, secondo la legge, suscitando anche una certa sorpresa in Brock, ci pensa Emmett a superare tutte le regole che l'uniforme, tra le altre cose, gli imporrebbe, per massacrare i nazisti che hanno assalito sua moglie. Evil for Evil è il titolo dell'ottavo episodio di Banshee e, non fosse altro che per il discorso finale in cui Emmett confida tutto il proprio dolore e la propria frustrazione a Hood, in cui ammette di aver sempre cercato di vivere la vita secondo la morale cristiana e di aver fallito in quest'occasione, è un titolo che probabilmente richiama la citazione qui sopra. Solo che qui la negazione non esiste, anzi è lo stesso titolo della puntata a illustrarci, in modo molto semplice, l'unico modo in cui a Banshee si può sperare di ottenere giustizia.

Non sappiamo quanto la vicenda di Emmett influirà sulle mille situazioni ancora tutte nell'aria e sul groppone di Hood. Al finale manca poco, e tra Proctor, Rabbit, indiani e chissà cos'altro, di spunti per costruire qualcosa ce ne sarebbero anche troppi. Ma anche se fosse una piccola parentesi riempitiva andrebbe bene anche così. In fondo anche quella di Hood jr., tranne che per aver esasperato ancora di più i rapporti tra il protagonista e Proctor, non era esattamente influente sulla trama generale. Banshee è un po' così: sangue e sesso e siamo tutti felici e soddisfatti. In questo caso poi ci sono anche le emozioni di mezzo, quelle forti, viscerali, senza troppi contrasti, quelle in cui fai il tifo smodato per l'uomo arrabbiato che vuole vendicare la moglie e il figlio ucciso e poco ti importa di cosa è giusto e sbagliato.

Quindi male per male, che suona tanto come occhio per occhio. E, allargando gli eventi della puntata anche alle altre storyline, anche Hood che continua a picchiare forte, stavolta non con i pugni, sugli affari e le attività di Proctor, fino a riuscire ad arrestarlo per possesso illegale di armi, si muove lungo un cammino di vendetta, anche se più pulito. Allo stato attuale, è difficile pensare che lo scontro di fine stagione non sarà tra loro due. Con buona pace di Rabbit o di Alex o di Chayton. Intanto si allenta la tensione tra Carrie e la sua famiglia, con Gordon che, dopo essere stato dall'altra parte della barricata, e probabilmente a causa dei profondi sensi di colpa per aver abbandonato la famiglia in un momento di bisogno, riapre uno spiraglio per il ritorno a casa della moglie.

In Evil for Evil la storia di Emmett, così piccola, diretta e dirompente, svetta su ogni altra (bella la scena dopo i titoli di coda, con il contrasto tra il Gesù sulla scrivania di Emmett e la foto della famiglia). Ma la sensazione è che la puntata sia a questo punto il trampolino per un doppio finale esplosivo e violentissimo, in puro stile Banshee, che tanto per cambiare anche questa settimana affianca un'ottima tecnica alla storia.

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