Bangkok, la recensione del quarto episodio di Hitman
Un soggiorno non proprio di piacere a Bangkok, in un resort di lusso, per l'Agente 47: la recensione di Bangkok, quarto episodio di Hitman
Bangkok si discosta in maniera netta da questa logica, offrendo ambienti ampi, luminosi e meno affollati rispetto a Marrakesh: d'altronde, questo è pur sempre un resort di lusso. Ciò ci consente inoltre di studiare attentamente l’area di gioco in vista della nostra missione. L’Agente 47 è infatti chiamato ad assassinare Jordan Cross, frontman di un popolare gruppo indie impegnato nella registrazione del suo ultimo album. Secondo quanto riportato dai media, Cross si è recato in Thailandia per godere di un po’ di tranquillità dopo l’improvvisa morte della sua ragazza. I genitori della donna sono però convinti che dietro l’assassinio della loro figlia si celi proprio il musicista che, in preda ad un attacco di rabbia, avrebbe spinto la ragazza giù da una balconata.
L’accaduto è passato pressoché inosservato grazie all’influenza del padre di Cross e all’abile intervento del legale di famiglia, Ken Morgan, anch’egli ospite del resort ed obiettivo secondario per l’Agente 47. Nonostante il lavoro svolto dal protagonista della serie non sia certo tra i più nobili, ad oggi vi è sempre stata la sensazione che, pur commettendo un’azione contraria alla morale comune, si finisse con l’evitare la messa in atto di gesta ben peggiori. Questa volta però, tale idea viene a mancare, lasciando spazio alla sete di vendetta di due individui tanto ricchi da potersi permettere certi servigi da parte dell’ICA, rendendo il tutto moralmente ambiguo.
"La mappa offre numerosi spunti per la messa in atto omicidi a regola d’arte"Le varie Opportunità sparse per la mappa lasciano libero spazio all’inventiva, permettendoci di assumere i panni di un cameriere o, ancora, del batterista del gruppo, con tanto di abiti a tema. Ovviamente, i vari travestimenti adottati dall’Agente 47 non garantiranno una chiave d’accesso ad ogni singola stanza dell’hotel, poiché alcuni NPC nutriranno diversi sospetti nei confronti del nostro fidato assassino; perciò, dovremo necessariamente muoverci di soppiatto ed in modo silenzioso, evitando di attirare su di noi le attenzioni di potenziali antagonisti.
[caption id="attachment_159544" align="aligncenter" width="600"] Hitman Bangkok - screenshot[/caption]
Anche questa volta, dopo aver portato a termine la missione principale, potremo destreggiarci tra Contratti, Escalation e Bersagli Elusivi, in attesa del quinto capitolo della serie. Come sempre, resta da sottolineare la cura riposta da Io-Interactive nella creazione degli NPC, che sembrano essere dotati di un’intelligenza propria, tanto da rispondere prontamente ad ogni minima sollecitazione proveniente dall’esterno. Allo stesso modo, le ambientazioni sono state realizzate con estrema attenzione ai particolari, immergendoci così in un vero e proprio paradiso architettonico, con tanto di imponenti volte e ampie vetrate.
Nonostante una mappa dalle dimensioni ridotte rispetto agli episodi precedenti, Bangkok si conferma quel paradiso stealth al quale questa serie ci ha ormai abituati. Le numerose e variegate opportunità offerte dalla lussuosa location lasciano libero sfogo alla creatività dei giocatori, restituendo un alto grado di rigiocabilità. Inoltre, la trama, seppur ancora enigmatica, sembra essere finalmente giunta ad un punto di svolta. A questo punto, le aspettative per il prossimo episodio sono decisamente alte.