Bandslam - High School Band - La recensione

Un ragazzo si ritrova diviso tra l'attività di manager di una band e i suoi sentimenti verso una compagna di corso. Titolo assolutamente fuorviante per una deliziosa commedia sentimentale giovanile...

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Recensione a cura di ColinMckenzie

TitoloBandslam - High School BandRegiaTodd Graff
Cast
Gaelan Connell, Alyson Michalka, Vanessa Hudgens, Lisa Kudrow, Scott Porter, Ryan Donowho, Charlie SaxtonUscita25 settembre 2009

Non so se John Hughes abbia fatto in tempo a vedere questa pellicola prima di morire. Non credo, ma penso proprio che gli sarebbe piaciuta molto e che gli avrebbe ricordato i suoi gioiellini anni ottanta. Bandslam è semplicemente un film fantastico, pieno di momenti esilaranti, ma allo stesso tempo toccanti, in grado di sviscerare il mondo adolescenziale con un acume degno di Pretty in Pink e Breakfast Club.

Ma Bandslam è anche il classico prodotto che la critica tradizionale fatica ad amare. Sì, è vero, ha preso l'80% di pareri positivi su Rotten Tomatoes (tantissimo per un film del genere), ma leggendo alcuni pareri emerge chiaramente un certo snobismo verso un prodtto considerato 'minore'. Certo, la trama di base non è originalissima e l'idea che uno 'sfigato' sia circondato da Vanessa Hudgens e Aly Michalka lascia un filo perplessi. E di sicuro il titolo (e la relativa promozione), che volevano farlo diventare un nuovo High School Musical (senza avere né l'ottimismo né i numeri di ballo di quel titolo), non sono stati particolarmente brillanti.

Ma tolto qualche difettuccio minore, Bandslam è senza alcun dubbio una delle cose migliori uscite dell'anno finora, un gioiellino da tenere stretto, vista la penuria di prodotti di questo livello. Sì, la vicenda non rivoluzionerà il modo in cui vengono raccontate le storie al cinema, ma nonostante rientri in un genere ben preciso, riesce a inserire tanti elementi originali e sorprendenti. E' interessante per esempio vedere come vengano sviscerati i rapporti con i genitori (spesso decisamente problematici) o le situazioni drammatiche presentate, che possono anche sembrare strane in questo contesto, ma che in realtà forniscono una credibilità notevole.

Se c'è un modo di descrivere sinteticamente il film, è con l'espressione 'pieno di vita'. Quindi ironico, simpatico, divertente, energico, ma anche malinconico, profondo, contraddittorio e doloroso. E non mancano le scene di assoluto culto. Se la sequenza al CBGB è sicuramente una metafora perfetta del film, una scena di seduzione particolare (collegata a un'altra ancora più esilarante) merita di essere inserita sicuramente negli highlight dell'anno.

In tutto questo, il cast è assolutamente fenomenale e in stato di grazia. Gaelan Connell è una scoperta straordinaria, che speriamo proprio non si sprechi nel suo (prossimo) futuro. E per fortuna, non è uno di quegli 'adolescenti' trentenni che vediamo spesso al cinema e in televisione. Così come si può sperare che Alyson Michalka non sia un fuoco di paglia e che invece possa diventare la nuova Katherine Heigl, magari anche meglio. E che dire di Vanessa Hudgens, che riesce a essere molto più viva e sincera che glamour, come si poteva temere? Soprattutto, non dimentichiamoci dell'apporto di Lisa Kudrow, che dimostra ancora una volta (come già aveva fatto in The Opposite of Sex) di essere un'attrice immeritatamente sottovalutata.

Come sempre in questi casi, è ovvio che per esprimere interpretazioni del genere c'è bisogno di un regista bravissimo a lavorare con gli attori. Senza alcun dubbio, Todd Graff è questo tipo di realizzatore, ma anche qualcosa in più. Se tanto cinema indipendente odierno è fatto di registi/sceneggiatori, che magari non vanno oltre la camera fissa nell'80% delle loro inquadrature, Graff ha assolutamente una mano decisa ed energica nel suo modo di girare, che soprattutto nelle interpretazioni delle canzoni emerge benissimo.

In tutto questo, si può solo sperare che i pessimi risultati al box office americano non vengano bissati in Italia. Ma temo che non sia il caso di sperarci troppo...

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