Badù e il nemico del sole, la recensione
Abbiamo recensito per voi Badù e il nemico del sole, graphic novel edita da Tunué nella collana Tipitondi
Tunué è da sempre particolarmente attenta alle condizioni di criticità sociale nel mondo, e propone ai lettori graphic novel che sappiano sfruttare il linguaggio del Fumetto per comunicare importanti messaggi riguardo realtà molto lontane da quella occidentale.
Francesca Ceci e Christian B. Bouah hanno scritto una storia per i disegni di Laura Congiu, Stefania Costa, Gabriele Peddes e Stefania Potito, i quali hanno unito le forze per far vivere ai lettori la vicenda di Badù, bambino libero accompagnato dal geco Armand de Bernier, che si scontra con una realtà carica di pregiudizi e stregonerie.
Portando sugli scaffali un volume com questo, Tunué scansa il pericolo del racconto didascalico consegnandoci una storia che si regge sulle proprie gambe, a prescindere dagli importanti contenuti sociali che veicola. I disegni da fumetto umoristico, i colori sgargianti e un lettering chiaro rendono le tavole fruibili ai giovanissimi, magari accompagnati da adulti al fine comprendere al meglio il contesto descritto.
Per favorire l'assimilazione di concetti legati a una cultura diversa da quella occidentale, inoltre, al termine del volume viene proposto un glossario e un quadro informativo sull'albinismo.
Pur sospesa in una realtà molto differente da quella del nostro quotidiano, il volume propone un esempio di verosimiglianza con quanto accade ancora oggi nelle terra africane. Le interazioni sociali, le gerarchie e le istituzioni mostrate nella storia contribuiscono a rendere l'idea di una realtà viva, più vicina di quanto si possa immaginare.
Badù e il nemico del sole è un giallo per ragazzi ben congegnato, che fin dalle prime pagine può catturare anche l'attenzione di un pubblico più adulto ben disposto a conoscere una realtà differente dalla nostra.