Attenzione a non perdere, tra le molte uscite del rientro dalle vacanze, la commedia più sincera e schietta dell'anno: Bad Teacher...
Confusa tra le uscita di inizio stagione (esce il 2 settembre) e probabilmente destinata ad una distribuzione minimale Bad Teacher è una delle più piacevoli sorprese che il rientro dalle vacanze vi riserverà: una commedia autenticamente femminista e davvero cattiva, cioè sincera.
Scritta da due sceneggiatori formati nella crew di
The Office e interpretata da una
Cameron Diaz che, dopo Innocenti Bugie, continua la scia di film sinceramente femministi,
Bad Teacher ha il coraggio di cavalcare fino in fondo lo spirito caustico (e quindi "realistico") che ne anima gli inizi. Contrariamente a molto cinema statunitense che si professa cattivo con i trailer e gli incipt e che poi si risolve in finali più consueti dei film di Garry Marshall, la commedia di Jake Kasdan coniuga il lieto fine imprescindibile con una coerenza di stile, mood e irregolarità che ha dell'invidiabile.
Ma onestà intellettuale a parte il meglio di sè il film riesce a darlo nel ribaltamento semantico della consueta figura maschile protagonista. La professoressa di Cameron Diaz è disegnata con rara precisione. Non è la donna vista con gli occhi degli uomini che solitamente viene proposta, nè la donna che per essere centrale si muove e agisce come un uomo, bensì mette in scena percorsi mentali, determinazione e stile prettamente femminei, non andando a cercare nemmeno quei luoghi comuni che scatenano l'approvazione delle altre donne.
Senza fare mai un passo indietro dai suoi propositi
Bad Teacher incarna le idee e la visione di mondo di una fetta di pubblico ampia e scarsamente rappresentata. Non è solo questione di prendere in giro i "born again" (anche se la trovata di far cantare male
Justin Timberlake ha del geniale), quanto di mettere in scena vita e azioni di personaggi che, in positivo e in negativo, si autopercepiscono come fuori dal coro e che di questo non fanno un problema.