Baciami Ancora - La recensione
Il gruppo di amici dell'Ultimo Bacio (quasi) dieci anni dopo, tra problemi di coppia ed esistenziali. Un sequel davvero poco convincente, soprattutto nei dialoghi e nelle interpretazioni...
Recensione a cura di ColinMckenzie
TitoloBaciami ancoraRegiaGabriele MuccinoCast
Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Marco Cocci, Sabrina Impacciatore, Daniela Piazza
uscita29 gennaio 2010La scheda del film
Le polemiche che hanno circondato la preparazione e l'uscita di Baciami ancora spiegano forse più di ogni altra cosa lo stato del cinema italiano. Di fronte alle accuse di realizzare un sequel per mere esigenze commerciali, il produttore Domenico Procacci si è difeso sostenendo che c'erano comunque ragioni artistiche importanti. Per fortuna, Gabriele Muccino, che potrà piacere o meno come regista, ma che ha bene in mente cosa significhi un'industria, ha risposto nel modo migliore, sostenendo che non solo non c'è nulla di male a realizzare un sequel, ma che anzi è opportuno che un regista pensi anche al botteghino.
Anche nella regia manca l'energia elegante che vedevamo spesso nei primi film di Muccino, che qui sembra invece bloccato, quasi timoroso di seguire con la macchina da presa le intense emozioni che vorrebbero esprimere i suoi personaggi.
E che dire di Favino? Meriterebbe decisamente di meglio, ma pure lui sembra fuori palla, visto che provoca spesso risate involontarie, risultando un misto tra le macchiette di Verdone (ma almeno quelle sono volute) e la celebre telefonata impacciata di Moretti in Ecce Bombo.
I ruoli femminili invece sono veramente poco chiari. La Puccini e la Impacciatore fanno scelte poco comprensibili, mentre Daniela Piazza è limitata in un ruolo monodimensionale (e tuttavia riesce anche a tirar fuori qualcosa di buono da queste basi).
In tutti questi eccessi, vanno invece fatti i complimenti a Giorgio Pasotti per come se la cava e per la bravura a limitarsi in un contesto eccessivo. Sarebbe stato bello veder approfonditi maggiormente il suo personaggio e quelli di Valeria Bruni Tedeschi, forse le storie potenzialmente più interessanti, che comunque anche così rimangono notevoli.
A questo punto, il confronto con il film originale porta anche a pensare a quella stagione 2001, che tra Le fate ignoranti, la Palma d'oro a Moretti per La stanza del figlio, l'ottimo lavoro di Olmi per Il mestiere delle armi, il folgorante esordio Santa Maradona e appunto L'ultimo bacio, faceva sperare in una rinascita del cinema italiano.
In questo senso, la confusione dei personaggi di Baciami ancora incarna perfettamente quella del nostro cinema attuale...