Babyteeth vol. 3: Culla, la recensione

Il terzo volume di Babyteeth conquista per il ritmo serrato e le suggestive ambientazioni infernali create da Garry Brown

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Babyteeth #12, anteprima 01

Esagerato: difficile trovare un aggettivo più adatto per descrivere il terzo volume di Babyteeth, serie AfterShock scritta da Donny Cates per i disegni di Garry Brown. Nei precedenti volumi abbiamo conosciuto Sadie Ritter, adolescente che ha dato alla luce l’Anticristo. Venuto al mondo tra le violentissime scosse di un terremoto, Clark - sì, la mamma è una lettrice di fumetti - è subito finito al centro di una disputa tra due sette, la Via e la Silhouette (già apparsa in un’altra opera di Cates, Ghost Fleet – Il convoglio fantasma), desiderose di mettere le mani sul bambino per motivi diametralmente opposti.

Nel precedente brossurato edito da saldaPress, Clark ha aperto un portale e, insieme a sua zia Heather, si è ritrovato all’Inferno. La giovane madre e il nonno Michael devono ora tentare l’impossibile per riportare a casa il bimbo sano e salvo.

Dopo aver disseminato gli elementi funzionali allo sviluppo della storia, lo scrittore di Venom e Redneck decide di imprimere un’impressionante accelerazione al suo racconto horror regalandoci quello che a nostro parere è il volume più adrenalinico. Come ormai ci ha abituati, pur senza smettere di sorprenderci, Cates tratteggia una vicenda a dir poco surreale, in questo caso caratterizzata da creature mostruose, scenari apocalittici e demoni lascivi e menzogneri.

Culla è certamente una lettura più lineare rispetto ai volumi che l'hanno preceduto: ci sono meno colpi di scena, a netto vantaggio di una componente action che spazza via ogni genere di approfondimento, preferendo lasciarci tramortiti con un ritmo serrato. Lo stile dello sceneggiatore texano è evidente in ogni singolo passaggio di questo arco narrativo: nella sua semplicità, il racconto è ricco di dialoghi taglienti e trovate a effetto, e il tutto funziona a meraviglia.

"Esagerato: difficile trovare un aggettivo più adatto per descrivere il terzo volume di Babyteeth."Portare all’estreme conseguenze il concetto di “fare di tutto per il proprio figlio” è il cuore pulsante di Babyteeth: come in ogni sua opera, Cates punta a conquistarci con avventure in grado di creare una profonda empatia con i protagonisti, per quanto assurdi possano essere. Tra queste pagine, la paura che da sempre accompagna l’essere genitori viene riletta da quel genere di drama che ormai rappresenta uno dei marchi di fabbrica del bad boy del Fumetto americano.

In tutto ciò, non possiamo fare a meno di continuare a registrare una mancanza: il personaggio principale risulta poco incisivo e in balia degli eventi, a tratti sovrastato dal magnetismo del cast di supporto. Intorno a Sadie ruotano personaggi in grado di catturare la nostra attenzione più di quanto lei non faccia nella sua drammatica condizione; dal demone Marty a Lucifero, da Michael a Heather, Babyteeh offre svariati attori ben più convincenti della sua protagonista.

Solida la prova di Brown, che troviamo ancor di più a suo agio del solito nella creazione del mondo ultraterreno e delle creature che lo popolano. In questo terzo volume, lo storytelling recita una parte più importante per la riuscita della storia, e l'artista si dimostra decisamente all'altezza della situazione.

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