Avventure di un uomo in pigiama, la recensione

Abbiamo recensito per voi Avventure di un uomo in pigiama, opera a fumetti di Paco Roca, edita da Tunuè

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Dopo Memorie di un uomo in pigiama, il fumettista spagnolo Paco Roca ritorna con Avventure di un uomo in pigiama, libro a fumetti di sprizzante originalità e sapiente (auto)ironia.

La premessa dietro l'opera è semplice, ma intelligente: l'autore analizza, dal punto di vista dell'"uomo in pigiama", figura allegorica dietro la quale si nasconde egli stesso, le più svariate vicissitudini della quotidianità di una persona normale, ricavando da queste una lettura assolutamente personale, e gustosissima da leggere grazie a quella sensibilità e "diversità" che contraddistingue l'artista. Le suddette vicissitudini sono tra le più disparate, dal viaggiare in aereo, all'avere a che fare con banche e burocrazia, dalle vacanze, al lavoro, al rapporto con la famiglia e come questa cambia le dinamiche di vita, il tutto poi rielaborato in maniera assolutamente originale e metaforica. Il risultato sono circa 80 pagine di "avventure" che risucchiano lo spettatore in una spirale di risate e divertimento (ma anche riflessione), il tutto senza mai risultare stucchevole, ripetitivo o banale.

La struttura di Avventure di un uomo in pigiama è molto classica: le storie sono suddivide in episodi brevi, ognuno con un suo titolo, e duranti circa due pagine ciascuna. Questa hanno infatti il "sapore" delle strisce della Golden Age del fumetto classico, il che conferisce anche un piacevole retrogusto vintage all'opera. Ne consegue una lettura piacevole, e liberamente cadenzata: il lettore potrà infatti scegliere se divorarsi il libro in un sol boccone, oppure leggersi, per esempio, un capitolo al giorno. Il risultato sarà comunque identico, perché qui abbiamo a che fare con un'opera davvero apprezzabilissima.

Lo storytelling impostato da Paco Roca è molto classico, le storie sono quasi sempre (come già detto) della durata di due pagine, pagine le quali sono divise in 9 vignette ciascuna di egual dimensione, cosa che conferisce alla lettura un taglio fluido e accademico, che consente una massima comprensione del racconto.

Lo stile di disegno operato dall'autore è quello al quale ci aveva abituato dai tempi del suo lavoro più noto, Rughe: un tratto di matita volutamente stilizzato, nel pieno stile di questo genere narrativo. Non bisogna però confondere la voluta stilizzazione del disegno con "superficialità" o poca abilità: le scene di Avventure di un uomo in pigiama sono infatti puntigliosamente orchestrate da Roca, il quale è in grado di impreziosire ogni vignetta con piccoli dettagli che rendono tutto così prezioso, senza mai sovraffollare la narrazione con inutili virtuosismi fini a se stessi.

In conclusione, Avventure di un uomo in pigiama è davvero una lettura ideale per questo ultimo scorcio di estate, uno spaccato di vita di un uomo come tanti, nel quale il lettore non avrà nessuna difficoltà a riconoscersi, cosa che consentirà il generarsi di quel magico filo empatico che lega l'audience a un'opera fatta bene, e conseguentemente all'autore stesso. È questo il pregio più grande dei veri artisti, cerchia ristretta della quale Paco Roca fa sicuramente parte: riuscire a parlare al suo pubblico, parlando semplicemente di se stesso e delle sue esperienze di vita.

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