Avengers: Rage of Ultron, la recensione
Abbiamo recensito per voi Avengers: Rage of Ultron, Marvel Original Graphic Novel firmata da Rick Remender, Jerome Opena e Pepe Larraz
Nel corso della sua lunga storia editoriale, iniziata nel 1968 su Avengers #54, il terribile robot omicida si è paventato in diverse incarnazioni, versioni aggiornate sempre più difficili da battere, creando non pochi grattacapi agli Eroi più Potenti della Terra. Questo canovaccio si ripete anche in Rage of Ultron, storia che ha il suo incipit nel passato, quando Ultron viene apparentemente sconfitto una volta per tutte dai Vendicatori "classici", ossia Capitan America (Steve Rogers), Iron Man, Thor (Odinson), Visione, Scarlet, Calabrone (Hank Pym), Wasp, Occhio di Falco e Bestia. La narrazione passa poi bruscamente nel presente, dove il lettore è testimone di come il roaster del super-team della Casa delle Idee sia cambiato nell'era attuale: della suddetta squadra, infatti, permangono unicamente Visione, Scarlet, e i due membri fondatori Giant-Man (sempre Pym) e Wasp. A questi si sono aggiunti i "nuovissimi" Capitan America (Sam Wilson) e Thor (al femminile), Spider-Man, Quicksilver e il redento Sabretooth.
Remender, autore di storyline di ampio respiro su Uncanny X-Force e Uncanny Avengers, scrive una storia frizzante e originale, riproponendo delle tematiche già lette in precedenza sotto una nuova chiave di lettura. Lo sceneggiatore decide di dare grande spazio alla psicologia dei personaggi, specie quelli appartenenti a quella che può essere definita una "famiglia distopica": Pym, suo "figlio" Ultron e la progenie di quest'ultimo, Visione. È questo l'aspetto senza dubbio più interessante di Rage of Ultron, storia che, va detto, mostra qualche leggera debolezza in fase di dialogo e interrelazione fra personaggi. Come già accaduto in passato, Remender, il quale è e resta un grande scrittore, soffre un po' la gestione di trame di questo genere, con un ampio ed eterogeneo cast corale come protagonista.
In conclusione, Avengers: Rage of Ultron è una storia degna della fama di questo villain; rappresenta un nuovo capitolo della sua vita su carta e, probabilmente, fungerà da nuovo trampolino di lancio per futuri racconti.