Aurion: Legacy of the Kori-Odan, la recensione
La prima prova di un piccolo team di sviluppo camerunense è un action RPG che affonda le proprie radici nei miti africani: la recensione di Aurion: Legacy of the Kori-Odan
Con l’avanzare della trama assistiamo ad una crescita fisica e psicologica dei protagonisti e, in particolare, di Enzo, che acquista una nuova consapevolezza di sé stesso e dei suoi poteri, strettamente legati agli spiriti dei suoi antenati. Questi possono essere evocati in battaglia e, per un breve lasso di tempo, sbloccano tecniche speciali e combo devastanti, in grado di infliggere ingenti danni agli avversari, spesso incapaci di fronteggiare una tale fonte d’energia. L’utilizzo di questo potere, definito Aurion, non è però così semplice e immediato: dovremo infatti allenarci a lungo prima di poter padroneggiare alla perfezione ogni tecnica ed essere in grado di sfruttarla al meglio in combattimento. Fortunatamente, oltre ai vari oggetti che ci consentiranno di ristabilire la vita o il mana, potremo sfruttare le abilità curatrici di Erine, che non esiterà a rimetterci in sesto persino durante gli scontri più impegnativi.
Il combat system di Aurion: Legacy of the Kori-Odan è ben articolato e permette di sfruttare tutte le tecniche apprese da Enzo durante il lungo viaggio intrapreso assieme alla compagna per porre fine alla tirannia di Ngarba. Il giovane può combinare i poteri ottenuti dai suoi antenati e sbloccare nuovi Aurion devastanti, sfruttando a proprio vantaggio le combo disponibili per piegare gli avversari al suo volere. Purtroppo, durante le fasi più concitate del gioco, i nemici sembrano muoversi come degli automi o, peggio ancora, peccano di libero arbitrio rendendo il tutto fin troppo semplice. Negli scontri diretti invece, le carte in tavola vengono capovolte e l’antagonista riesce spesso a prevedere le nostre mosse e schivare gli attacchi, dandoci del filo da torcere. In queste situazioni occorre studiare meticolosamente l’avversario in modo da riuscire ad apprenderne mosse e tempistiche e, solo in un secondo momento, passare alla fase offensiva. Concederà pochi spazi per agire, attaccando di soppiatto e sfruttando i nostri punti deboli a suo vantaggio, tant’è che il supporto di Erine si rivelerà spesso fondamentale per il buon esito dello scontro.
"Non capita spesso d’imbattersi in un gioco come Aurion: Legacy of the Kori-Odan, così lontano dalla nostra quotidianità e allo stesso tempo così avvincente, in grado di immergere il giocatore in un mondo magico e misterioso"[caption id="attachment_154884" align="aligncenter" width="600"] Aurion: Legacy of the Kori-Odan - screenshot[/caption]
Il titolo sviluppato da Kiro’o Games rende omaggio alla cultura e alla tradizione africana attraverso disegni realizzati a mano e un colorato stile in 2D, accompagnati da un’ambientazione curata in ogni minimo dettaglio ed una colonna sonora dai ritmi incalzanti che ben si adatta allo stile del gioco. Purtroppo, la localizzazione e l’adattamento in inglese lasciano un po’ a desiderare, ma il team è già al lavoro per pubblicare al più presto un aggiornamento che consentirà di ovviare a questo problema.
Non capita spesso d’imbattersi in un gioco come Aurion: Legacy of the Kori-Odan, così lontano dalla nostra quotidianità e allo stesso tempo così avvincente, in grado di immergere il giocatore in un mondo magico e misterioso. Nonostante alcuni problemi tecnici, il lavoro svolto dallo studio camerunense ci permette di apprezzare un gioco di ruolo ben strutturato e mai banale, colmo di riferimenti all’affascinante cultura africana. Le circa venti ore necessarie per completare il titolo scorrono via piacevolmente, grazie anche ad un sistema di progressione ben congegnato che non ha nulla da invidiare ai giochi più blasonati. Un peccato lasciarselo sfuggire, soprattutto per gli amanti del genere.