A.O.T. 2, un’allegra e riuscitissima carneficina di giganti - Recensione

Omega Force ci regala un’ottima trasposizione videoludica del manga di Hajime Isayama: la recensione di A.O.T. 2

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


Condividi

A rassicurare fan e amanti del genere, c’era, c’è stato e c’è il più che discreto prequel di quella che ormai è, a tutti gli effetti, una saga, l’action che già nel 2016 mostrò e dimostrò come fosse possibile riadattare e riproporre le avvincenti battaglie contro i giganti anche nel mondo dei videogiochi.

Eppure, da neofiti o da implacabili pessimisti, l’apparizione sullo schermo del logo di Omega Force potrebbe inizialmente causare un brivido di sincero e tangibile terrore. Non perché il team nipponico sia tristemente famoso per un’interminabile combo di produzioni ampiamente sotto il par, nulla di tutto questo. Semplicemente, sulle prime, può sorgere il dubbio che l’intricata e bellissima storia partorita dalla mente di Hajime Isayama sia stata ridotta e stipata dentro le limitanti fattezze di un musou, genere che in occidente ha da sempre riscontrato un successo piuttosto contenuto.

[caption id="attachment_183319" align="aligncenter" width="1000"]Attack on Titan 2 screenshot Dopo una manciata di missioni completate con successo, sbloccherete la modalità alternativa in cui potrete impersonare uno dei tanti beniamini conosciuti nel manga e nell’anime.[/caption]

Pensateci: sarebbe stato un peccato, oltre che un tradimento alle fondamenta stesse del manga originale, doversi sorbire irreali battaglie campali, in cui una manciata di soldati sarebbero in grado di fare a fette centinaia e centinaia di giganti con un solo affondo.

A.O.T. 2, fortunatamente e prevedibilmente, prosegue sulla scia del prequel, approfondendo ulteriormente le meccaniche ludiche, inspessendo il gameplay grazie ad una serie di feature nuove di zecca.

La produzione Koei Tecmo, a conti fatti, non solo rende giustizia alla fonte d’ispirazione, ma si configura come un titolo ideale per iniziarsi al manga. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, difatti, la Modalità Storia non segue pedissequamente quanto mostrato nella seconda stagione dell’anime, ma si prende la briga di ricominciare la narrazione dall’inizio, dal primissimo attacco al Wall Maria per mano del Gigante Colossale e del Gigante Corazzato."A.O.T. 2, fortunatamente e prevedibilmente, prosegue sulla scia del prequel, approfondendo ulteriormente le meccaniche ludiche, inspessendo il gameplay grazie ad una serie di feature nuove di zecca."

Il primo pregio di A.O.T. 2 consiste in una sceneggiatura inaspettatamente snella, essenziale, concisa, comunque chiara. Certo, chi è proprio ignaro anche solo delle basi dell’opera di Hajime Isayama farà non poca fatica a comprendere al meglio la situazione in ogni sua implicazione, ma l’espediente narrativo utilizzato va proprio nella direzione di offrire un punto di vista completamente nuovo e diverso di fatti già ampiamente noti ai fan.

A differenza del prequel, non vestirete i panni di un personaggio dell’anime, ma dovremo creare un eroe ex-novo a partire da un rudimentale, ma comunque soddisfacente editor. L’avatar, tuttavia, seguirà da vicino le vicende di Eren, Mikasa e compagnia bella. Nessuna side-story insomma, quanto una lieve rilettura ed un tenue approfondimento di alcuni passaggi, escamotage che tuttavia non mancherà di serbare piccole sorprese ai fan.

Il gameplay è fondamentalmente bipartito in due sezioni divise, ma interdipendenti. La prima, novità assoluta di questo capitolo, funge da preparazione alle missioni vere e proprie e consiste nell’esplorazione di ambientazioni di dimensioni modeste, in cui dedicarsi a diverse attività. Parlare con i propri commilitoni, tanto per cominciare, creerà legami ed amicizie, permettendo una collaborazione migliore e più efficace una volta in battaglia. Tramite negozi specializzati, inoltre, potrete acquistare lame più efficaci, costruirne di nuove a partire dai materiali recuperati, potenziare l’equipaggiamento in proprio possesso. Non mancheranno, infine, particolari dialoghi che introdurranno a missioni extra, utili per svelare ulteriori risvolti della trama e incrementare l’esperienza dell’avatar.

L’altra anima del gameplay, del resto, quella relativa alle battaglie, non prescinde dalla sovrastruttura ruolistica che si palesa in statiche che scandiscono la progressione del personaggio, oltre che nelle abilità che offriranno ulteriori tattiche e strategie da utilizzare nell’eliminazione dei nemici.

[caption id="attachment_183321" align="aligncenter" width="1000"]Attack on Titan 2 screenshot Parlare con gli altri membri del team, tra un combattimento e l’altro, è utile anche per apprendere le loro tecniche, da sfoderare poi durante le missioni.[/caption]

Ogni livello si estende in scenari dalle dimensioni ragguardevoli, da sorvolare ovviamente affidandosi al dispositivo tridimensionale che permette all’avatar di spiccare ragguardevoli salti, scalare pareti, aggrapparsi ai giganti che andranno eliminati con precisi fendenti, da eseguire premendo con il giusto tempismo i pulsanti richiesti per l’esecuzione del comando desiderato.

Pur nella totale assenza di qualsivoglia QTE, il sistema funziona alla grande, distinguendosi per fluidità, regalando battaglie furiose, spesso decise in una manciata di secondi. Il ritmo, difatti, è forsennato, tanto più che spesso e volentieri si attivano missioni secondarie che vanno affrontate nel minor tempo possibile, onde evitare che gli alleati vengano sopraffatti e le strutture difensive distrutte dalla furia dei giganti.

Non bisogna difatti dimenticarsi che lame e gas vanno riforniti costantemente, appoggiandosi ai fortini che andranno prima edificati, utilizzando risorse in proprio possesso, in spot specifici sparsi per la mappa.

Il risultato è un action-RPG ben ritmato, coinvolgente, impegnativo al punto giusto, soprattutto nelle lunghe ed estenuanti battaglie contro i Giganti Anomali, ossi duri contro cui dovrete scagliare tutto il potere devastante di cui siete capaci, prima di abbatterli ed avere così la meglio.

[caption id="attachment_183320" align="aligncenter" width="1000"]Attack on Titan 2 screenshot Sul campo di battaglia, novità di questo capitolo, potrete edificare diverse tipologie di fortini. Oltre a quelli che vi riforniranno di gas e lame, per esempio, ce ne sono altri che, grazie ai cannoni montati sulla cima, attaccheranno automaticamente i giganti.[/caption]

Quanto di buono visto e apprezzato nel prequel viene ripreso e ulteriormente approfondito. La parte gestionale funziona, soprattutto nella misura in cui svela ulteriori retroscena. Il combattimento, come se non bastasse, è stato raffinato e reso ancor più adrenalinico, limitato, solo raramente per fortuna, da una telecamera bizzosa.

Chi ha amato il capitolo precedente, insomma, non ha motivi per farsi scappare A.O.T. 2, titolo che si rivela ideale anche per i neofiti o per chi si è approcciato solo recentemente all’anime e al manga.

Continua a leggere su BadTaste