Assassin's Creed Nexus VR, la recensione

Assassin’s Creed Nexus VR è il primo capitolo della serie Ubisoft a raggiungere il mondo della realtà virtuale

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Nonostante qualche scivolone, Assassin’s Creed è sempre stato un franchise di altissimo livello. Merito non tanto del gameplay, spesso ridondante e con poche variazioni tra i vari capitoli, quanto per la narrativa e per la possibilità di esplorare diversi periodi della storia. Che si tratti delle origini egiziane della confraternita degli assassini o della rivoluzione voluta da Arno in Francia, poco importa. Ubisoft è sempre riuscita a dare vita ad atmosfere uniche, curate nell’estetica e nella fedeltà storica. Un pregio che, mescolato al comparto artistico e musicale, ha reso Assassin’s Creed qualcosa di più di un videogioco: una vera e propria opera d’arte.

Se con Assassin’s Creed Mirage la software house francese ha voluto andare sul sicuro, lo stesso non si può dire di Assassin’s Creed Nexus VR. Stiamo parlando, infatti, del primo capitolo di questo franchise pensato esclusivamente per la realtà virtuale. Un’avventura che, per l’occasione, ci permette di vestire i panni di Ezio Auditore, di Kassandra e di Connor. Letteralmente.

Inutile dire che, sin dall’annuncio di Nexus VR, siamo rimasti incuriositi da questo nuovo esponente della serie. Dopotutto chiunque abbia giocato ai vari Assassin’s Creed ha sognato almeno una volta di estrarre la lama celata dal proprio braccio o di tuffarsi dalla cima di un palazzo per atterrare in un covone di paglia. Sensazioni sempre desiderate e che, finalmente, possono essere provate sulla propria pelle senza il rischio di venire arrestati per detenzione di armi o sfracellarsi al suolo. Nelle ultime settimane abbiamo quindi indossato il nostro Meta Quest 3 e abbiamo viaggiato nel tempo. Volete sapere se ci è piaciuto? Allora siete nel posto giusto.

PRONTI A ENTRARE NELL’ANIMUS?

Assassin’s Creed Nexus VR lascia straniti sin dal primo minuto di gioco. Nel titolo, infatti, interpretiamo un hacker contattato dagli Assassini per infiltrarsi tra i Templari. Una scelta narrativa che si presenta in modo a dir poco geniale: attraverso il pass-through di Meta Quest 3. Davanti ai nostri occhi compaiono infatti degli schermi semi trasparenti, che lentamente lasciano lo spazio a un ambiente del tutto digitale per chiacchierare con Dominika Wilk (Morena Baccarin), la quale ci istruirà sulla nostra missione. Il compito del protagonista è quello di ritrovare alcuni frammenti per creare un potente macchinario Isu. Frammenti che risulteranno sparsi nel tempo e che, per questo, ci costringeranno a interpretare diversi assassini per recuperarli tutti.

La trama di Assassin’s Creed Nexus VR è in linea con le precedenti iterazioni della serie. Dai primi capitoli, inoltre, la recente fatica di Ubisoft eredità la possibilità di vivere il passato, ma di esplorare anche il presente. Tra una missione e l’altra saremo interrotti dai diversi NPC, alcuni dei quali noti ai fan della saga, per compiere brevi minigiochi e per ragionare sulla prossima mossa da fare. Si tratta di una soluzione narrativa che ci ha convinto appieno, trasmettendoci la responsabilità delle nostre azioni e facendoci immedesimare ancora di più all’interno del racconto. Insomma: Nexus VR è un capitolo di Assassin’s Creed al 100%. Un titolo così integrato nel franchise che più volte ci ha trasmesso la sensazione di essere la naturale evoluzione della serie. Un’opera quasi necessaria, che porta a compimento quanto di buono visto nei numerosi capitoli “tradizionali”.

NULLA È REALE, TUTTO È… VIRTUALE

Il principale pregio di Assassin’s Creed Nexus VR è di riuscire a trasportare in prima persona (e per di più in realtà virtuale) tutte le caratteristiche di un capitolo principale della saga targata Ubisoft. Stiamo parlando, infatti, di un’opera che vanta un’ottima gestione dei movimenti, parkour compreso. Con la semplice pressione di un tasto, infatti, si può saltare da una zona all’altra, atterrando sempre dove si vuole. A questo si aggiunge un valido (e ormai rodato) sistema di arrampicata e una serie di azioni che rendono l’esplorazione delle aree estremamente appagante. E si: è possibile effettuare il Salto della Fede. Un'esperienza che, ve lo garantiamo, non dimenticherete tanto facilmente.

Lo stesso si può dire dei combattimenti, tanto vari quanto entusiasmanti. Nexus VR permette infatti diversi approcci agli scontri. È possibile distrarre i nemici lanciando oggetti dello scenario per poi attaccarli alle spalle con la lama celata, oppure fronteggiarli a viso aperto. In questo caso si possono infliggere danni con la nostra lama, oppure aspettare l’assalto nemico per deviare il colpo all'ultimo e sfruttare così l’apertura avversaria. Ci siamo trovati spesso esaltati dalla semplicità con la quale tutto funziona nel modo corretto. 

Che si tratti di muoversi o di combattere, Assassin’s Creed Nexus VR strappa un costante sorriso sul volto del giocatore. Complici anche alcune azioni che contribuiscono maggiormente all’immedesimazione generale. Vi basti pensare al semplice movimento di polso per far scattare la lama celata o alla possibilità di fare un cerchio con le dita del nostro avatar digitale e portare la mano alla bocca per fischiare, attirando così l’attenzione delle guardie. Non mancano, inoltre, diversi gadget da utilizzare, come archi, balestre e bombe fumogene. Un armamentario in grado di trasformarvi in veri e propri assassini, pronti ad affrontare qualsiasi missione.

LA FORZA DI UBISOFT

Come accennato in apertura, Ubisoft è da sempre famosa per il proprio comparto tecnico, che mescola sapientemente stile, grafica e sonoro. Assassin’s Creed Nexus VR non è da meno. Il titolo in questione è un vero piacere per gli occhi, pur discostandosi ovviamente dalla qualità dei recenti capitoli che è possibile giocare sul nostro televisore. I modelli dei personaggi sono credibili e le animazioni funzionano molto bene, ma sono soprattutto gli ambienti a lasciare senza parole. Esplorare Monteriggioni o la Grecia di Kassandra è incredibile ed è innegabile che farlo in prima persona aggiunga una marcia in più all’opera.

Ottima come sempre la colonna sonora, ma con grande tristezza dobbiamo constatare l’assenza della localizzazione in italiano. Un problema che viene enfatizzato anche dalla mancanza dei sottotitoli nella nostra lingua, dando vita al primo capitolo della serie senza queste particolari attenzioni. Segnaliamo, infine, un’ottima implementazione di tutte quelle feature pensate per chi non è avvezzo alla realtà virtuale. Ubisoft ha pensato non solo a chi soffre di motion sickness, ma anche a chi ha problemi di vertigini. Nell’apposito menù di gioco, infatti, è possibile dare vita a un’esperienza estremamente personalizzabile. Una scelta sensata, visto che questo titolo vuole rivolgersi non solo ai fan del mondo VR, ma anche a chi arriva direttamente dai precedenti Assassin’s Creed.

Assassin’s Creed Nexus VR è importante e curato come solo i migliori episodi di questo franchise sanno essere. Un titolo interessante narrativamente, divertente da giocare, bello da vedere che, soprattutto, ha il pregio di portare un’esperienza complessa quanto un titolo “tradizionale” nel mondo della realtà virtuale. Un’opera imprescindibile per chiunque sia in possesso di un visore Meta e che speriamo sia solamente la prima di una lunga serie di spin-off in VR della saga Ubisoft. 

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