Ash vs. Evil Dead 2x10 "Second Coming" (season finale): la recensione
Ash vs. Evil Dead arriva al finale di stagione: vediamo cosa è successo nell'episodio mentre salutiamo il gruppo fino al prossimo anno
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Dunque, siamo ancora nella casa maledetta, e gli orrori sono tutt'altro che terminati. Ash riesce a liberarsi dallo scantinato, Ruby e Kelly si precipitano verso la casa, questo miniprequel che anticipa ed espande la mitologia della trilogia originale si chiude nel più sanguinoso dei modi. La mano di Ash rispunta fuori, Pablo torna in vita. Tutti felici? Non proprio. Manca giusto mezz'ora, e Ash vs. Evil Dead è ben deciso a riempirla con ettolitri di sangue. Il momento in cui gli eventi precipitano è molto coinvolgente, forse non spiazzante, dato che avvertiamo che qualcosa non va – e un po' ce lo aspettiamo, insomma – ma riesce a travolgerci come fa con Ash e Kelly, decisamente messi alle strette.
La cosa che colpisce è che non c'è molta differenza tra le ultime scene della stagione, in cui Pablo ritorna come nuovo e Ash viene acclamato dalla città, e quelli poco precedenti in cui avevamo avuto un falso lieto fine. C'è qualcosa che stona, siamo pronti a un cliffhanger, a una svolta, che non arrivano. Questo potrebbe anche essere un normale finale di serie, invece di un anticlimatico finale di stagione. Torniamo allora ai momenti migliori della puntata, come la dipartita apparente di Ruby o la genesi molto ispirata della progenie del Necronomicon.